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PRIMI CHIARIMENTI DAL MINISTERO

Dopo la  direttiva 5 novembrecon cui il Ministro si è occupato della vigilanza sugli organismi di mediazione, ecco finalmente i primi chiarimenti sul nuovo istituto della mediazione.
La circolare 27 novembre precisa alcuni aspetti cruciali della nuova mediazione, in particolare:
A. obbligatorietà della mediazione: la mediazione disposta dal giudice è da considerarsi una forma obbligatoria di mediazione, pertanto va individuato quale sia il criterio da applicare per la determinazione delle riduzioni minime delle indennità. Il ministero evidenzia che la previsione di cui all’art. 16 comma 4 lett. d) del D.M. 180/2010 è da applicarsi anche alle ipotesi di mediazione obbligatoria disposta dal giudice (art. 5 comma 2 D. Lgs. 28/2010).

B. riflessi in materia di spese: il ministero vuole chiarire la disposizione per cui “nel caso di mancato accordo all’esito del primo incontro, nessun compenso è dovuto per l’organismo di mediazione”, precisando che:
1. nel termine “compenso” di cui all’art. 17 comma 5 ter del D. Lgs. 4 marzo 2010, n. 28 non devono essere comprese le spese di avvio del procedimento;
2. le spese di avvio sono dovute da entrambe le parti comparse al primo incontro;
3. nel caso in cui la parte invitante non sia comparsa al primo incontro, nessuna indennità può essere richiesta alla parte invitata che sia viceversa comparsa;
4. oltre alle spese di avvio dovranno essere altresì corrisposte le spese vive documentate.

C. competenza territoriale: la domanda di mediazione dovrà essere presentata presso un organismo di mediazione accreditato che abbia la propria sede principale o secondaria nel luogo del giudice territorialmente competente per la controversia che si intende proporre. L’ individuazione dell’organismo di mediazione competente a ricevere l’istanza va fatta tenuto conto del luogo ove lo stesso ha la sede principale o le sedi secondarie, che siano state regolarmente comunicate a questa amministrazione ed oggetto di provvedimento di iscrizione

D. ruolo degli avvocati: due le disposizioni che riguardano gli avvocati: “gli avvocati iscritti all’albo sono di diritto mediatori” e nel caso di mediazione obbligatoria, la parte deve essere “assistito da un avvocato”, che il ministero vuole chiarire precisando che:
1. è da escludere che gli avvocati possano esercitare la funzione di mediatore al di fuori di un organismo di mediazione
2. l’assistenza dell’avvocato è obbligatoria esclusivamente nelle ipotesi di c.d. mediazione obbligatoria; nella mediazione c.d. facoltativa le parti possono partecipare senza l’assistenza di un avvocato fermo restando la possibilità di ricorrervi in qualunque momento
3. gli obblighi di formazione e aggiornamento per il mediatore avvocato debbano avvenire nell’ambito dei percorsi formativi professionali forensi, la cui organizzazione è demandata al consiglio nazionale forense;
4. è importante la verifica, per lo svolgimento della imparziale attività di mediazione, della insussistenza delle seguenti circostanze: che l’organismo di mediazione abbia sede presso lo studio di un avvocato, ovvero presso uno studio associato di avvocati; e che lo studio di un avvocato abbia sede presso l’organismo di mediazione.

E. principi deontologici per gli organismi di mediazione: la precisazione del ministero riguarda delle convenzioni o accordi, stipulati tra l’organismo di mediazione e le parti o i loro patrocinatori, volte a stabilire forme di agevolazioni – o sconti in materia di compensi economici – a favore di una soltanto delle parti in mediazione, ovvero dei loro patrocinatori. Tali convenzioni non sono consentinte. Inoltre, il ministero richiama l’attenzione sull’ osservanza degli obblighi di comunicazione dei dati statistici relativi all’attività di mediazione svolta, entro i termini, con la periodicità e secondo le modalità previsti dalla circolare emessa in materia dalla competente Direzione Generale di Statistica del Ministero della Giustizia, pubblicata sul sito internet del Ministero.

NUOVA VITA PER LA MEDIAZIONE CIVILE

foto_blog_154Si è aperto un nuovo capitolo per la mediazione civile con l’entrata in vigore della Legge n. 98/2013,

Ha inizio  un periodo di sperimentazione dell’obbligatorietà della durata di quattro anni con un nuovo modus operandi.

 Cosa cambierà?

Innanzitutto è cambiata la definizione di mediazione, che da: “attività ………… alla ricerca di un accordo amichevole anche con formulazione di proposta”, diventa: “attività ………… alla ricerca sia di un accordo amichevole, sia di una proposta per la risoluzione della stessa”.

Viene introdotto il concetto, prima assente, di competenza territoriale, ovvero le mediazioni dovranno essere presentate ad uno degli organismi presenti nel luogo del giudice territorialmente competente.

Tra le materie per cui è obbligatorio esperire il procedimento di mediazione vengono escluse le controversie relative al risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti.

 Grande novità: è stato stabilito che le parti  partecipino obbligatoriamente ad un primo incontro con il mediatore, il quale chiarisce le modalità di svolgimento della mediazione e raccoglie dalle parti, se disponibili, il consenso ad iniziare la procedura. 

Per il primo incontro non è previsto nessun compenso per l’organismo di mediazione

 Il ruolo degli avvocati in mediazione è stato totalmente rivisto.

Intanto vi è obbligo che le parti siano assistite da un legale fino al termine della procedura di mediazione, la cui durata è ridotta ad un massimo di 3 mesi.

I legali hanno facoltà di attestare la conformità dell’accordo alle norme imperative e all’ordine pubblico, rendendo l’accordo stesso immediatamente esecutivo.

Inoltre, gli stessi diventano, previa adeguata formazione non specificata dal decreto, mediatori di diritto. Fermo restante gli obblighi di aggiornamento.

 In conclusione, a mio parere,  il vero cambiamento consiste nel fatto che  l’obbligatorietà non è più rivolta allo svolgimento di un tentativo di mediazione ma puramente a un incontro informativo gratuito con la presenza del mediatore, delle parti e dei rispettivi legali

 E’ con il primo incontro che si giocheranno le sorti dell’istituto della mediazione.

MEDIAZIONE: LAVORO NON RETRIBUITO!

Vi suggerisco di leggere questo interessante articolo, che condivido totalmente e che  non ha bisogno di ulteriori commenti!

http://ltantalo.wordpress.com/2013/07/18/mediazione-civile-lavoro-non-retribuito-per-legge-articolo-di-dante-leonardi-tratto-da-altalex/

A cosa altro dovremo assistere?!?

 

DIETROFRONT SULLA MEDIAZIONE!

Le commissioni affari costituzionali e bilancio della camera approvano un emendamento che riformula l’istituto.

Ecco in sostanza le ultime novità:

–       la mediazione torna obbligatoria ma per un periodo sperimentale di 4 anni;

–       dopo due anni il ministero avvierà un monitoraggio per valutare se ha funzionato;

–       Mediazione obbligatoria estesa anche al risarcimento dei danni derivanti dalle professioni sanitarie (e non più soltanto mediche).

–       l’assistenza legale diventa obbligatoria ogni volta che la mediazione è condizione di procedibilità della domanda giudiziale

–       introduzione del concetto di competenza territoriale per la mediazione come quella del giudice;

–       se fallisce il primo incontro si va subito a processo e non dà alcun titolo per il pagamento della prestazione del mediatore;

–       formazione continua per gli avvocati iscritti in organismi di mediazione

 Certo le media-sorprese non mancano mai!

 Per commentare non resta che attendere la versione definitiva!

DECRETO DEL FARE: PRONTI A RI-MEDIARE

Ecco pubblicato il  DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013 N. 69 c.d.   decreto_fare .

Quello che mi sto chiedendo è : ma siamo pronti a ri-mediare?

RI-MEDIARE: Rubo quest’espressione emblematica che mi è piaciuta tantissimo da un articolo del blog strategie di mediazione !

Cosa significa ri-mediare?

Secondo me significa sì un ritorno alla mediazione obbligatoria ma soprattutto significa un “mediare in modo nuovo, diverso”, una seconda possibilità!

Ancora molte le domande e le perplessità legate al mondo-mediazione e soprattutto alla figura dei mediatori e degli organismi di mediazione.

Bisogna che la “macchina mediazione” ri-scaldi nuovamente i motori per ritornare in pista: ma a quali condizioni?

Si deve prima di tutto chiarire e approfondire come impostare l’incontro preparatorio,  per non parlare della preparazione e formazione dei mediatori ( gli avvocati sono tutti mediatori, e allora il corso che abbiamo fatto e l’aggiornamento e i tirocini a cosa servono?!).

Aspettiamo risposte a queste e altre importanti e indispensabili domande che ci aiuteranno a ri-mediare!

 

REINTRODOTTA LA MEDIAZIONE OBBLIGATORIA

Il 15 giugno, il consiglio dei ministri ha varato il c.d. “Decreto del fare” che contiene disposizioni per il ripristino della mediazione obbligatoria.

Si tratta di una delle misure che dovrebbero aiutare il paese a uscire dalla crisi consentendo un taglio dei processi di circa un milione nei prossimi cinque anni.

Il premier sottolinea che le norme sono in linea con le esigenze europee discusse con Barroso!

Finalmente qualcosa pere muoversi?

Ecco le novità previste dal decreto:

– PREVISTO UN PRIMO INCONTRO DI PROGRAMMAZIONE A COSTI RIDOTTI

– SONO REINTRODOTTE SANZIONI PER CHI E’ ASSENTE SENZA GIUSTIFICATO MOTIVO

– GLI AVVOCATI SONO CONSIDERATI MEDIATORI DI DIRITTO.

Cosa ne pensate??

Ecco il decreto fare  che riguarda la mediazione .

Italy Has a “Man of Mediation” Running the Country

Un interessante scorcio del nostro Paese visto con gli occhi di un mediatore americano, Richard Birke:

“L’Italia vanta alcuni dei migliori vini, vestiti,opere d’arte, cibo e automobili nel mondo. E ‘un paese straordinario con caratteristiche che l’hanno resa una meta turistica di prim’ordine.

Ma i recenti avvenimenti hanno reso l’ascesa della mediazione  più difficile.

 C’era un grande potenziale nella la legge italiana che prevedeva la mediazione obbligatoria nella maggior parte dei giudizi civili, naturalmente grande delusione quando i tribunali della nazione hanno dichiarato incostituzionale la legge superando l’autorità del legislatore. Lo stato di ADR italiano è un po ‘confuso adesso.

Ho trovato abbastanza interessante che sia il New York Times sia il Wall Street Journal nei propri titoli chiamano il nuovo presidente del Consiglio italiano, Enrico Letta, un “uomo di mediazione.” Il WSJ ha osservato che ”  La reputazione di Letta come qualcuno che può riconciliare a sinistra e destra ha aiutato il 46 enne a  ottenere cenno del presidente per cercare di formare un governo, sulla scia di inconcludenti elezioni politiche del mese di febbraio. “Un ministro di alto rango (che ha voluto mantenere il suo nome fuori la storia) Letta è  descritto come “un uomo di mediazione. Tocca  tutti i problemi, ma raramente prende una posizione su di loro …. Dato tutte le sfide d’Italia, un mediatore può essere più efficace di un  politico  “.

Ci auguriamo che le abilità del signor Letta si dimostrano  all’altezza per affrontare tutte le sfide  sul suo cammino. Forse, una volta che si è stabilito, egli otterrà una legge sulla mediazione che faccia tornare in pista l’ Italia e noi saremo in grado di considerare il livello delle ADR italiane nello stesso scaglione del loro gelato e pasta!”

(Libera traduzione da http://www.mediate.com/articles/BirkeRbl20130603.cfm )

Cosa ne pensate?

 

LABORATORIO DI MEDIAZIONE: SPERIMENTATE LA MEDIAZIONE!

Ieri c’è stata una grande manifestazione dei mediatori e organismi di mediazione a Roma.

E’ andata bene? E’ andata male? Si parla di una replica a Milano…

Tutto questo va bene ed è condivisibile, vorrei però anche proporvi qualcosa per far conoscere e sperimentare la mediazione a tutti!

La mediazione, obbligatoria o no, è un’ottimo strumento di risoluzione delle controversie ma purtroppo ancora poco conosciuto!

Allora vi propongo UN LABORATORIO DI MEDIAZIONE, un workshop per tutti, un  percorso per imparare facilmente, divertendosi come attraversare i conflitti e affrontali positivamente trasformandoli in opportunità per conoscere di più se stessi e gli altri attraverso l’utilizzo delle tecniche di mediazione.

La prima edizione del laboratorio ( parlo di prima edizione perchè spero che l’idea piaccia e che ce ne siano delle altre…) si terrà a gennaio a Trezzo d’Adda (MI), patrocinata dal Comune.

Vi aspetto numerosi!

 

 

MEDIAZIONE OBBLIGATORIA: A TEMPO DETERMINATO O INDETERMINATO?

In rete c’è molto fermento per la manifestazione di domani a Roma organizzata dal Forum Nazionale dei Mediatori e Organismi di mediazione.

L’ultima novità, che ho rilevato su linkedln è che , nel corso della manifestazione, verranno sottoposti al giudizio dei mediatori e dei cittadini due proposte di emendamenti:

1) L’emendamento “Salva mediazione” c.d. a tempo indeterminato, a firma dei Sen.ri Bruno e Castiglione;
2) L’emendamento “Salva mediazione” c.d. a tempo determinato, a firma del Sen. De Lillo

al fine di dare al Parlamento ed al Governo una chiara indicazione della volontà popolare sul tipo di “mediazione obbligatoria” da adottare.

Qui il format completo con i due emendamenti: SCEGLI L’EMENDAMENTO

La mia idea personale è che l’obbligatorietà, se mai verrà reintrodotta ( io non ne sono così sicura come chi propone gli emendamenti), debba essere a tempo determinato solo per consentire la diffusione tra i cittadini dell’utilizzo di questo strumento.

Facendo corsi agli imprenditori, parlando con educatori e formatori mi rendo conto che la mediazione è ancora poco conosciuta e quando ne spieghi i vantaggi tutti ne rimangono piacevolmente incuriositi!

Purtroppo non sarò a Roma domani, ma nel mio piccolo voglio continuare a proporre a chi mi sta intorno la strada della mediazione.

Sto ideando un laboratorio di mediazione aperto a tutti, ma proprio tutti e soprattutto ai non addetti ai lavori! Ve ne parlerò tra pochissimo!

 

 

LETTERA APERTA AL MINISTRO

Tra le varie iniziative a sostegno della mediazione, io ho scelto di sottoscrivere la lettera aperta al Ministro Severino.

Perche?

In questo momento mi sembra che ci siano tante iniziative che fanno presente i soldi e il tempo che è stato investito ( dagli organismi di mediazione, dagli organismi di formazione, dai mediatori, da tutti…) nell’istituto della mediazione: cosa assolutamente giusta e importante, ma non è l’unica!

Ho deciso di sottoscrivere la lettera perché va oltre queste considerazioni: punta sulla valorizzazione della mediazione come strumento di civiltà e progresso!

Inoltre indica dati concreti di quanto di buono la mediazione, e in particolare quella obbligatoria, ha fatto in questi anni!

Ecco il link per leggere la lettera e sottoscriverla:

Lettera aperta al ministero

Vi invito a sottoscriverla se ne condividete i contenuti!