L’OBBLIGATORIETA’ PIACE ALL’EUROPA


Un aspetto che ha fatto e che fa ancora molto discutere è quello dell’obbligatorietà della mediazione.

Io stessa in diverse occasioni ho evidenziato come l’obbligatorietà snaturi la mediazione che deve essere volontaria, cioè devono essere le parti ad esprimere la volontà di ricorrevi, ma che tale previsione è necessaria, almeno temporaneamente, per far conoscere ai cittadini questo nuovo strumento di risoluzione delle controversie.

In attuazione della direttiva comunitaria, il nostro legislatore ha previsto in ben dodici materie che la mediazione sia causa di procedibilità per l’attivazione delle vie giudiziali. Dunque, prima di andare davanti a un giudice le parti sono obbligate a rivolgersi al mediatore e tentare una conciliazione.

La leggittimatà di questa previsione è attualmente ancora al vaglio delle nostra corte costituzionale.

Ed ecco arrivare sulla questione, il parere dell’Europa, che si è espressa qualche giorno fa, con la risoluzione del Parlamento europeo del 13 settembre 2011 sull’attuazione della direttiva sulla mediazione negli stati membri.

Mi interessa evidenziare in particolare quanto sostenuto al punto 5 della risoluzione:

” riconosce che l’articolo 5, paragrafo, 2, consente agli Stati membri di rendere obbligatorio il ricorso alla mediazione o di sottoporlo a incentivi o a sanzioni, sia prima che dopo l’inizio della procedura giudiziaria, a condizione che ciò non impedisca alle parti di esercitare il loro diritto di accesso al sistema giudiziario”

e il punto 8 e seguenti che fanno proprio riferimento alla nostra esperienza: ” l’esempio più lampante è il decreto legislativo italiano n. 28 che punta a riformare il sistema giuridico e ad alleggerire il carico di lavoro dei tribunali italiani, notoriamente congestionati, riducendo i casi e il tempo medio di nove anni per risolvere un contenzioso in una causa civile; osserva che, come previsto, ciò non è stato accolto con favore dagli operatori, i quali hanno impugnato il decreto dinanzi ai tribunali e sono addirittura scesi in sciopero;

9. nonostante le polemiche, gli Stati membri la cui legislazione nazionale va oltre i requisiti di base della direttiva sulla mediazione sembrano aver raggiunto risultati importanti nella promozione del trattamento non giudiziario delle controversie in materia civile e commerciale; osserva che i risultati raggiunti, in particolare in Italia, Bulgaria e Romania, dimostrano che la mediazione può contribuire a una soluzione extragiudiziale conveniente e rapida delle controversie attraverso procedure adeguate alle esigenze delle parti;

10. osserva che nel sistema giuridico italiano la mediazione obbligatoria sembra raggiungere l’obiettivo di diminuire la congestione nei tribunali; ciononostante sottolinea che la mediazione dovrebbe essere promossa come una forma di giustizia alternativa praticabile, a basso costo e più rapida, piuttosto che come un elemento obbligatorio della procedura giudiziaria;

Qui trovate il testo completto della risoluzione, che personalmente suggerisco di leggere anche perchè rappresenta la più attuale fotografia della situazione della mediazione in Europa:

http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P7-TA-2011-0361+0+DOC+XML+V0//IT&language=IT

Mi sembra una nota decisamente positiva e un chiaro messaggio a chi questa obbligatorietà proprio non va giù! Grazie Europa!

 

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