COLLABORA CON ME

Se desideri diffondere la cultura della conciliazione, condividere informazioni, pubblicare i tuoi scritti puoi mandami una mail a
mediazionetrapari@gmail.com

196 risposte a “COLLABORA CON ME

  1. ciao! mi piacerebbe leggere i tuoi e-book ed in particolare “attraversare i conflitti”, come posso fare? posso chiederti di dove sei? mi occupo anche io di conciliazione e mi piacerebbe scambiare opinioni sull’argomento.
    ciao

    • Ciao Nadia,
      Grazie per il tuo intervento sul blog!
      Per il libro devi pazientare un pochino nel senso che l’editore mi dovrebbe comunicare a breve la data di pubblicazione. Sarà pubblicato da Bruno editore in formato Ebook scaricabile direttamente sul tuo computer! Ti informeró appena ho notizie!

    • Buongiorno vorrei segnalare che nella riforma al codice forense attualmente in discussione in Parlamento e’ stata introdotta una norma che non esiterei a definire gravissima !!!!!!!
      Cioe’ la riserva di consulenza anche su questioni stragiudiziali a favore degli avvocati !!!!!!!
      Questa norma non mi piace per due motivi :
      Il primo e’ ….. Ma come ? dobbiamo modernizzare questo Paese anche togliendo i balzelli delle corporazioni, dobbiamo limitare le aree “riservate” che servono solo a far lievitare i i costi e a favorire alcuni raggruppamenti sociali a discapito degli altri …. Insomma dobbiamo far scomparire i privilegi e poi pensiamo di inserire una riserva di consulenza così pesante e costosa per la collettivita’ ??????
      In secondo luogo …. Questo e’ solo ulteriore tentativo degli avvocati di appropriarsi della mediazione !!!!
      Oggi in mediazione posso andare “solo ” !!!! Con mio “fratello” !!!! Con il mio “commercialista” !!!!! Che senso di liberta’ SONO IO DAVVERO ARTEFICE DI QUELLO CHE VOGLIO FARE !!! e questo e’ lo spirito della Mediazione.
      Ma pensate quando saro’ costretto ad andare in mediazione SOLO e SEMPRE assistito da un AVVOCATO !!!!
      No !!! Dobbiamo promuovere leggi che liberino questo Paese dai balzelli e non che ne aggiungano altri.
      E necessario che questa norma non passi sotto gamba, ma che venga discussa e possibilmente eliminata.

  2. Ciao! aspetto tuoi aggiornamenti per quanto riguarda l’e-book…
    Per quanto riguarda me, collaboro con http://www.mcmconciliare.com
    ente di formazione e organismo di conciliazione.
    buon lavoro

  3. Salve, sono Panella Flavio, mi chiedo se esiste il mediatore tra pubblica amministrazione e privato. Attendo vostre risposte. Grazie!

    • Ciao Flavio! La domanda non mi è molto chiara.
      Prima di tutto vorrei capire in quale ambito vorresti conciliare.
      Mi spiego. Se ad esempio sei un fornitore della pubblica amministrazione e insorge una controversia legata al contratto di fornitura, direi che puoi tranquillamente rivolgerti ad un organismo di conciliazione e far chiamare l’amministrazione a conciliare. Dunque non c’è una figura di mediatore particolare.
      Se la controversia insorge in ambito di diritto pubblico, ad esempio, sei un cittadino che ha subito un esproprio e vuoi impugnare l’ordinanza, non mi pare ci sia possibilità alternativa al classico iter giudiziario.
      Se vuoi darmi maggiori informazioni su cosa intendi e posso approfondire e darti una risposta più precisa!

  4. Vorrei un consiglio circa l’ente presso cui fare il corso senza spendere tanto….
    in futuro sarei interessata molto alla conciliazione ambientale e a quella transfrontaliera…
    grazie

    • Ciao Silvia! Benvenuta nel blog!
      Personalmente ho fatto il corso di Concilia srl nella sede di Milano e mi sento di consigliarlo. Nota negativa: è uno dei più costosi! Il parere che do spesso è quello di scegliere in base a come sei più comoda a livello di sede e di orari. I programmi dei corsi e i costi, tutto sommato sono molto simili. Ho notato che quelli organizzati dalle camere di commercio sono leggermente più economici. Un’altra cosa che ti suggerisco di verificare sono le possibilità concrete di entrare nelle liste di conciliatore dell’organismo presso cui ti formi.
      E’ positivo che hai già le idee chiare su un’eventuale specializzazione, al momento non ci sono corsi specifici per il settore ambientale. Ci sono degli sportelli di conciliazione che si occupano esclusivamente di conciliazione ambientale ( ad esempio a Milano, Pisa), prova a verificare se nella tua città o vicino a te ce ne è uno: potresti farti consigliare da loro e con l’occasione proporti come collaboratrice. Sempre in materia ambientale so che è attiva l’associazione Mediators Beyond Borders: prova a visitare il loro sito e a metterti in contatto con loro per vedere se ci sono opportunità di collaborazione.
      Mi auguro di esserti stata utile!

    • ciao Silvia,
      ti scrivo perchè sono una delle responsabili di un ente di formazione su Roma regolarmente accreditato dal ministero di giustizia al 83 dell’ elenco degli enti di formazione. Peggiori informazioni puoi telefonare al seguente numero: 3935083057.

    • ciao silvia, nn so nel frattempo lo hai già seguito ma io mi sono iscritta ad uno a roma organizzato da Res Group ad un prezzo non eccessivo rispetto agli altri che peraltro prevede la possibilità di prezzi agevolati se ci si iscrive in gruppo.
      Spero di esserti stata utile..
      ciao ciao

  5. Certo, grazie! a presto

  6. DESIDERO ANCHE IO RICEVERE NOTIZIE SUL TUO LIBRO IN FORMATO EBOOK IN QUANTO SONO INTERESSATO ALLA CONCILIAZIONE E A TUTTI I SUOI ASPETTI GIURIDICI. ASPETTO VOSTRE NOTIZIE.
    LEONARDO

    • Ciao, l’ebook uscirà il 26 gennaio. Nella pagina del blog dedicata al libro puoi trovare il contenuto in dettaglio. cliccando sulla copetina si aprre un link verso il sito dell’editore per fare l’acquisto.

  7. Ciao Alessandra,
    ho scoperto da poco questo blog e vorrei anch’io dei consigli su come diventare conciliatore, abito in Sardegna. Ma sopratutto come muoversi dopo, visto che non sono un avvocato ma ho una laurea in economia ed un esperienza lavorativa di tipo bancario, è sufficiente?
    Grazie
    Simona

    • Ciao Simona! La cosa fondamentale che ti suggerisco è quella di scegliere bene l’ente presso cui frequentare il corso. Assicurati che al termine del corso ti diano la reale possibilità di iscriverti nelle loro liste ( magari hanno dei requisiti preferenziali oltre a quelli di legge: ad esempio gli organismi di conciliazione presso gli ordini degli avvocati iscrivono nelle loro liste solo avvocati.). In linea generale tu hai tutte le carte in regola per diventare mediatore civile, dunque fai solo una telefonata per appurarti delle opportunità di inserimento nelle liste di mediatori dell’organismo che scegli per la formazione ( magari alcuni sono già saturi! Mi è capitato!) cosí stai più tranquilla per il futuro! Grazie per seguire il blog! A presto!

  8. Pingback: 2010 in review | Mediazione tra pari

  9. ciao, ho letto che hai frequentato il corso di formazione presso Concilia srl. L’ho frequentato anch’io lo scorso maggio e vorrei sapere se effettivamente c’è la possibilità di collaborare con loro perchè al momento non sono riuscita ad avere risposte in merito.
    grazie

    • Ciao Barbara. Purtroppo anche io ho tentato in diverse occasioni di cercare la collaborazione di Concilia, non solo per fare il conciliatore ma anche per proporre altre iniziative per la diffusione della cultura della conciliazione, ma sono rimasta senza risposta…

  10. Ciao ragazzi. Ho frequentato il corso per mediatore, messo a disposizione dal Sole 24 Ore in collaborazione con l’Isdaci. Mi sono trovato molto bene, sia come orario (dal martedì al venerdì) che come sede (Padova). Costa molto meno di altri e più famigerati entri formativi, ma soprattutto i docenti sono il vero valore aggiunto (dott.ri Vaccà, Bandini e Soldati). Sostengo che questa professione possa avere molti sviluppi positivi per chi, come il sottoscritto, non è avvocato e nemmeno commercialista, ma un semplice laureato in economia che guadagna onestamente il suo obolo mensile facendo l’impiegato amministrativo, mettendo a disposizione la propria volontà e le proprie competenze anche per dare un piccolo contributo al fine di migliorare l’ambiente in cui vive e lavora. Thank you 🙂

    • Ciao, complimenti per il blog, per i contributi di ciascuno e per le utili indicazioni riportate!
      Nemmeno io sono avvocato o commercialista, ma laureata in Scienze Politiche e la portata sociale della mediazione è così vasta e significativa che mi ha affascinato da subito. Mi occupo di comunicazione, PNL e tematiche commerciali e credo che lo spazio possa esserci per molti che hanno la visione allargata delle cose e delle situazioni. Certo è fondamentale la preparazione giuridica ma nella mia esperienza, molto spesso fanno la differenza gli aspetti comunicativi: dalle leve emotive all’empatia, dalla persuasione alla creatività.
      Grazie

      • mediazionetrapari

        Grazie Francesca! Io sto cercando di avvicinarmi un po’ al mondo della pnl per migliorare le mie capacità comunicative e spero di trarne il meglio da applicare nel campo della mediazione. Se hai dei suggerimenti, ti prego condividili!!! Conosci la scuola pnl Italy? Cosa ne pensi? A fine maggio dovrei riuscire ad avere un’intervista di Alessio Roberti su pnl e mediazione! Sono curiosa di leggere le sue risposte alle mie domande da principiante!

  11. Ciao a tutti,ho fatto il corso il mese scorso e vorrei un consiglio circa un organismo di conciliazione a Roma presso cui iscrivermi.Grazie

  12. No,non mi iscrive….ho provato a chiamare molte camere di commercio…Roma,Viterbo,Firenze,Livorno…ma per ora nessuna iscrive!!

  13. ciao, si sa niente circa il rinvio di un anno della mediazione? grazie per la risposta

  14. ciao! al momento pare che ci sarà un rinvio di 6 mesi ma solo per condominio e circolazione veicoli… Verosimilmente entro questa settimana avremo una risposta certa.
    http://www.mcmconciliare.com

  15. Ciao,

    sono Conciliatore Professionale attestato. Mi piacerebbe collaborare con te ovvero se tu avessi nozione di Organismi che cerchino rapporti con Conciliatori, ti sarei grato se tu potessi segnalarmi.

    Grazie.

    Michele

    cell 333 7797775

  16. Ciao Michele io sto valutando l’ipotesi di collaborare presso un ufficio di conciliazione nella regione Puglia. Quale? Difficile a dire quale ente sia il migliore almeno per ora. Bisogna anche valutare la zona tua di residenza e quali organismi ci sono nella tua prov/regione. Mi piacerebbe collaborare con te e anche con altre persone interessate ad intraprendere questa attivita’. Per uno scambio di pareri ed opinioni potete contattarmi su questo sito così potro’ rispondervi.

  17. A breve sapremo se ci sara’ questo rinvio di 6 mesi per condominio e circolazione veicoli. Cmq teniamoci pronti!

  18. Ciao , sono conciliatore professionale attestato.
    Sono interessata, come Leo a collaborare con qualche ufficio di conciliazione in Puglia. Mi piacerebbe collaborare con te e con chiunque lo voglia.
    Scrivetemi pure su questo sito.

    Stefania

    • Ciao stefania, anche tu sei conciliatore professioniste? hai frequentato il corso di 55 ore? Sei della Puglia? Precisamente dove? Che ne pensi di aprire una camera conciliativa? Aspetto tue risposte

  19. Buongiorno,
    ho scoperto solo oggi questo blog. Io sono un giovane ragazzo e vorrei frequentare un corso di conciliatore il più possibile vicino alla mia città di residenza (Brescia). Non so se magari qualcuno di voi sa darmi qualche dritta…
    Altra cosa… è importante che l’ente presso cui si frequenta il corso fornisca l’iscrizione ad un organismo di conciliazione?

    Grazie.

    G.

  20. Ciao a tutti mi piacerebbe collaborare e scambiare opinioni sulla conciliazione e sull’apertura di camere di conciliazione. Che ne pensate? Rispondetemi in tanti così possiamo scambiarci tante idee e collaborare insieme. Vi aspetto in tanti.

  21. Ciao Alessandra
    ho apprezzato molto la tua idea di creare questo Blog, è una professione così “nuova”, quella del mediatore, che scambiarsi notizie diventa fondamentale.
    Io mi chiamo Federica e mi appresto a diventare mediatore professionista, domani ho l’esame finale del corso!
    Ciao seguirò il tuo Blog con interesse, a presto
    Federica Currò

    • Grazie Federica! In bocca al lupo per l’esame, anche io domani sono sotto esame per la selezione di mediatori della camera di commercio di Milano! Incrociamo le dita!

      • Salve a tutti, anche io sono un mediatore professionista!
        Spero sia andata bene anche a te Alessandra, ma sicuramente!
        Vorrei subito chiederti notizie sulla mediazione internazionale che mi interesserebbe particolarmente praticare …..
        Ciao a presto!

  22. IO SONO DI BARI E SONO ABILITATO ANCHE IO DA QUALCHE MESE. COLLABORI CON QUALCUNO? SEI ISCRITTA A QUALCHE ORGANISMO DI CONCILIAZIONE O CAMERE COMMERCIO?

    • Non collaboro ancora con nessuno e non sono iscritta a nessun organismo di conciliazione perchè sinceramente non ho avuto tempo di fermarmi e riflettere a quale organismo sarebbe più opportuno iscriversi…anzi ne approfitto.. se hai qualche consiglio da darmi ben venga! 🙂

  23. Scusami la curiosita’, ma il corso con quale organismo o ente l’hai fatto? Ti dico questo perchè il corso ti viene riconosciuto solo se l’ente è iscritto e riconosciuto presso il Ministero di Grazia e Giustizia.

  24. Ciao Leo,
    ho controllato prima di farlo il corso, è scritto al Ministero di Grazia e Giustizia.

  25. DGL apre Dibattito sul Comportamento di Alcuni Organismi di Conciliazione
    “ Premessa: Ca.me.con. al momento è un’ ottimo Organismo di Conciliazione di cui mi onoro fare parte come Mediatore ed anche come Delegato Provinciale per PORDENONE. DGL dott. Giacomo LAVACCA (dgl1961@gmail.com)
    Argomento e Riflessioni per il Dibattito:

    Al pari di chi mi legge ho frequentato, presso gli Enti di Formazione riconosciuti dal Ministero della Giustizia, i Corsi di Formazione richiesti dalla recente legislazione sui Mediatori Civili e sostenuto gli onerosi costi. Dopodichè ho fatto richiesta per essere iscritto agli Organismi di Conciliazione ed eccezion fatta per As – Connet e Ca.me.con, ai quali Organismi sono iscritto, da Molti altri Organismi interpellati ho ricevuto, così sintetizzo, le seguenti risposte:

    – l’ inoltro della domanda per essere iscritti all’ Organismo è condizionata dall’ esecuzione di un bonifico di importo variabile tra gli € 250,00 ed € 800,00 od importi maggiori

    – la possibilità per essere iscritti all’ Organismo è preclusa a chi non ha frequentato il Corso e/o i Corsi Organizzati da Specifico Ente di Formazione facente parte dell’ Organismo di Conciliazione medesimo

    – la possibilità di essere iscritti all’ Organismo è inserito nell’ ambito di un progetto di apertura di sedi/sportelli periferici dell’ Organismo secondo l’ impostazione del franchising con richiesta di costi quali fee di ingresso e i costi per allestire …. arredare …. la sede …… In alcuni casi la fee di ingresso è calcolata su fantasmagorici Busuness Plan costruiti sulle ipotetiche percentuali di cause civili giacenti nei Tribunali …

    Il mio modesto parere, di cui ho discusso via mail più volte con il nostro Salvatore Ficili, è che siffatti comportamenti non sono giusti …non sonoin linea con lo spirito dei provvedimenti legislativi che sono all’ origine della Mediazione Civile che finalmente entrerà in vigore il prossimo 20 marzo anche se un pò azzoppata ( alludo alla proroga di sei mesi per le contoverise condominiali e i risarcimenti circolazione stradale) …. non sono corretti neanche nei confronti dei cittadini che sono i primi e i più importanti beneficiari della Mediazione Civile …… non rispettano ed anzi stridono con i principi della Costituzione Italiana

    Credo che tutti Noi non possiamo permettere che Questi comportamenti continuino ad esistere ed anzi è doveroso fare qualcosa perchè questa situazione cessi definitivamente e sarebbe opportuno che di ciò ne sia informato chi deve vigilare cioè il Ministero della Giustizia …

    Il Dibattito è Aperto …. “

    Saluti.

    DGL / Giacomo (dgl1961@gmail.com)

  26. Quali prospettive concrete ci sono per i mediatori civili nel prossimo futuro?
    Grazie ma oltre la passione, ho bisogno di concretezza….

    • mediazionetrapari

      Ciao Silvia, come puoi ben immaginare è difficile fare delle stime precise…tutti sono ottimistici e i numeri ci sono per poter pensare che il mediatore sarà una delle professioni del futuro. La macchina della mediazione deve ancora partire e secondo me i prossimi mesi saranno determinanti per capire in quale direzione si evolverà l’istituto e quali concrete prospettive di lavoro vi siano. Molto dipenderà dall’organizzazione degli organismi di mediazione e da come gestiranno l’assegnazione dei casi ai mediatori. Ripeto, i numeri ci sono…ovvero i casi che verranno portati in conciliazione ci saranno, poi tanto sta nell’organismo e nella bravura dei mediatori!

  27. Ciao , innanzitutto complimenti per il sito!!1Sono anch’io un conciliatore e volevo avere un tuo consiglio in merito agli organismi di conciliazione presso i quali potersi iscrivere, poi mi piacerebbe leggere i tuoi e-books come posso fare.
    Grazie

  28. Ciao a tutti. Grazie per il consiglio di ieri. Vorrei fare un corso o full immersion oppure nei wekkend a Roma mi sapete consigliare un buon istituto e non troppo caro che poi mi dia la possibilità di iscrivermi come mediatore professionista abilitato? Un’altra domanda sikccome sono dipendente statale qualcuno saà dirmi se per caso c’e’ incompatibilità ? Grazie delle risposte Stefano

  29. Ciao a tutti!
    Vorrei iscrivermi al corso per mediatore del CIM che cosa ne pensate?
    Io sono laureta (vecchi ord.) in scienze politiche, ho un master in medicine non convenzionali e sono iscritta “nell’albo” dei sociologi della salute…mi piacerebbe specializzarmi nella conciliazione nell’ambito medico…è possibile con il mio cv?
    Grazie…un caro saluto
    Cristina

  30. Ciao a tutti, sono Domenico. Volevo, innanzitutto, fare i complimenti all’iniziatore di questo blog per i suoi, smpre, preziosi consigli.
    Volevo chiedere se c’è qualcuno che ha fatto il corso di conciliatore a Firenze e in quale sede mi consigliate di fare il corso e, successivamente, in quale organismo iscrivermi.
    I costi del corso sono alti?
    Un saluto a tutti e grazie

    • mediazionetrapari

      ciao Domenico, grazie per il tuo feedback positivo. I costi dei corsi sono molto variabili vanno dai 1200 euro ai 3300! Purtroppo molti ci fanno business! E’ normale che sia cosí! Questa varietà di costi non incide sul contenuto o sulla qualità del corso perchè i contenuti sono gli stessi, previsti dalla legge. Firenze è un’ottima piazza nel senso che c’è possibilità di scegliere tra numerosi corsi. Vedi l’ultimo post in cui ho inserito l’elenco degli organismi suddivisi per regione. Lo trovi anche sul sito del ministero della giustizia. Io l’ho fatto con concilia srl su Milano, ma so che lo fanno anche a Firenze. mi sono trovata bene e mi sento di consigliarlo. Tieni però presente che entrare nelle loro liste di conciliatori è praticamente impossibile!

  31. Ciao a tutti in questi giorni mi sono iscritta all’organismo di conciliazione Concilium Italia e sono in via di accreditamento al Ministero!! Speriamo bene!!
    L’organismo di conciazione è lo stesso che mi ha formata attraverso la GEF Consulting. La conoscete?

  32. Ciao, io non sono laureta ma 11 anni fa ho iniziato la mia attività offrendo servizi agli studi legali nei vari uffici giudiziari dei fori calabresi. Mi chiedo che fine farò e se avrò la possibilità di fare parte di qualche segreteria di un organismo di conciliazione vista la mia esperienza. Ti prego aiutami. Sono preoccupata per il futuro della mia agenzia. Grazie Rita

  33. Buongiorno e grazie dei consigli….Da quello che ho capito l’aspetto essenziale del corso è quello di iscriverti presso un organismo accreditato dal Ministero di Giustizia che poi ti permetta di iscriverti nelle loro liste, indipendentemente dai costi.Giusto? Risparmiare sul costo del corso, ma non potersi iscrivere, poi, nelle liste dove hai frequentato il corso è poco opportuno. A Firenze leggo che sono accreditati ad organizzare il corso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Firenze e il consiglio degli ordini dei dottori commercialisti. Ci sono poi altri organismi come ad esempio la Gef Consulting con sede a Milano che, in collaborazione con Concilium Italia (organismo di conciliazione regolarmente accreditato a gestire tentativi di conciliazione), hanno costi inferiori e, almeno a parole, offrono maggiori prospettive di inserimento. Mi daresti, a tal proposito consigli su questi organismi ed Enti che ho citato?
    Io, purtroppo, non essendo iscritto in nessun albo professionale, in quanto laureato in scienze politiche, vecchio ordinamento, indirizzo politico-amministrativo e impiegato presso uffici di consulenza aziendale, credo che il mio spazio professionale futuro all’interno della conciliazione venga ridotto dai numerosi professionisti iscritti ad albi professionali e ai vari organi di conciliazione istituiti ad hoc per le varie categorie stesse che, di conseguenza, suppongo, prediliggeranno le loro stesse categorie e metteranno ai margini i restanti (che sono i laureati semplici).
    In attesa di conferme e preziosi consigli mando un saluto e auguro una buona giornata .

  34. Mi chiedo, inoltre, se sia normale, dalla poca ricerca che ho fatto, che quasi tutti gli Enti accreditati chiedono di allegare, alla domanda di partecipazione al corso, anche la ricevuta di versamento della quota d’iscrizione. Il tutto senza la garanzia di partecipare al primo corso organizzato, in quanto il limite massimo di partecipanti è di 30 persone. La conseguenza è che fai un accredito oggi senza sapere, con precisione, quando, realmente, avrai la possibilità di partecipare al corso.

  35. Sono un ‘mediatore civile’ , ho frequentato un corso presso un organismo regolarmente riconosciuto dal ministero e sono in attesa di essere accreditata presso lo stesso. A quanto dice il responsabile dell’organismo i tempi per l’accreditamento sono piuttosto lunghi (io sono in attesa da dicembre 2010) ed il problema esiste a quanto pare per la gran parte degli organismi. Stando così le cose chi potrà condurre le mediazioni?
    Inoltre i corsi sono tantissimi e stanno formando moltissimi mediatori che come me attenderanno non si sa quanto per potere cominciare, e la qualità dei mediatori? Come si può acquisire una professionalità potendo gestire se va bene una o due mediazioni all’anno, dovendo le stesse (quando finalmente arriveranno gli accreditamenti) essere distribuite tra tanti?
    C’è qualcosa che non va nel sistema. Gli unici che ne stanno attualmente traendo vantaggio sono gli enti di formazione che sfornano corsi su corsi, con i costi che sappiamo.

    • Ciao Maria! sei la prima che rileva questa difficoltà all’accreditamento. Non conosco il problema e le sue dimensioni. provo ad informarmi dal responsabile dell’organismo con cui collaboro e poi ti faccio sapere! la professionalità si acquisce certo con l’esperienza, sono d’accordo con te, ma mentre aspettiamo di fare esperienza forse possiamo approfondire le nostre conoscenze in tecniche di negoziazione, comunicazione efficace e metterle in pratica nella vita di tutti i giorni e non solo intorno al tavolo della mediazione!

  36. Ciao a tutti, eccomi qua ho finito il corso presso l’ente accreditato e ora gradirei lavorare presso un o più organismi pubblico o privato ….sapete indicarmi qualche organismo nella città di Roma che cerchi mediatori civili professionali?? Vi ringrazio in anticipo per le risposte… Stefano

  37. ciao a tutti io ho effettuato il corso di 52 ore per mediatore in ordine alle fattispecie civili e commerciali ( e ho una laurea triennale in giurisprudenza) ho fatto molte richieste ad organismi privati e enti pubblici per il reclutamento presso le loro strutture ma tutte mi hanno detto che erano sature e vi erano troppo domande quindi la possibilità erano risicate.
    Ora io il corso l’ho fatto prima della fine dell’anno e ho mandato richieste ancora prima di marzo e oltre come è possibile che non vi siano possibilità? Ho chiesto a organismi di prato di pisa i quali mi hanno detto che solamente dopo esito positivo del curriculum mi avrebbero chiamato ma niente io sono di Firenze e ho fatto richieste anche a roma e bologna , Nadia o qualcun’altro sapreste incarmi organismi di conciliazione interessati realmente al reclutamento dato l’effettiva attuazione del D.Lgs 28/2010 e del D.M 180/2010? e poi se un organismo privato ti chiede una retta per il reclutamento di 700 euro (come mi è successo ) è poi matematico lavorare effettivamente come conciliatore all’interno di questa struttura o no?
    Vi ringrazio in anticipo della vostri consigli, spero che qualcuno mi possa dare delle indicazioni utili
    Grazie. Tommaso….

    • La parte più difficile è trovare un organismo che ti iscriva nelle liste di conciliatori! Purtroppo molti sono selettivi, ma ti confesso che non mancano organismi che ti iscrivono senza troppi problemi! Ad esempio so che as connect ti iscrive su semplice richiesta, sta cercando di ampliarsi su tutto il territorio italiano per cui hanno bisogno di mediatori.
      Poi ad esempio anche l’organismo pronti a conciliare srl ti iscrive a sola richiesta. controlla il sito, hanno la sede a Bergamo ma penso operino anche in altre parti d’italia.
      Si tratta di organismi di nuova conciliazione, poi bisognerà capire quanto lavoro avranno. questo non lo possiamo prevedere purtroppo!

    • Ciao Tommaso! la questione dell’accreditamento dei mediatori è, al momento, “problematica” per una serie di motivi: i mediatori (abilitati dopo aver pagato e frequentato un corso) sono in “esubero” rispetto alla domanda reale di mediazione (non a quella potenziale); alcuni enti di formazione (che sono anche organismi) hanno offerto i loro corsi “a pacchetto completo” includendo nel costo del corso anche l’accreditamento automatico presso il relativo organismo (il numero di partecipanti ai corsi è notevole, quindi, ad esempio: formate 1500 persone = accreditati 1500 mediatori); i criteri di nomina dei mediatori variano molto tra enti pubblici (generalmente obbligati ad accreditare chiunque ne faccia richiesta – nei periodi e secondo le modalità che ciascun ente stabilisce) ed enti privati (che al momento hanno necessità di posizionarsi sul mercato, farsi conoscere, trasferire il proprio valore ma anche e prima di tutto, far conoscere ed informare sulla mediazione).
      A ciò va aggiunto che siamo ancora nella fase di start-up (se fosse un bambino, la mediazione starebbe vivendo il suo primo anno di vita: le abilità ci sono, la maturazione cognitiva e fisica generale è ad un buon livello, ma tutto è ancora da fare!): i procedimenti di mediazione ci sono, ma ancora sono una quota residuale di quelli che ci coinvolgeranno di qui a poco (credo… e spero).
      Detto questo, se posso, ti consiglio: 1. di “studiare” il tuo interlocutore (nello specifico, gli organismi ai quali fai domanda) verificando le modalità di selezione mediatori, eventuale quota per l’iscrizione e in generale il regolamento; 2. attendere pazientemente che passi questo periodo di “limbo” nel quale gli organismi che sono pronti (già camminano) si stanno rinforzando; gli organismi che “barcollano” si stanno attrezzando; altri organismi stanno proprio nascendo: tra qualche tempo la domanda di mediatori aumenterà.
      Se puoi, cerca di approfondire le tue conoscenze, continua a mandare cv e… in bocca al lupo!

  38. Salve,complimenti per il blog! sono architetto,iscritto all’albo dei CTU presso alcuni tribunali,da 2 anni eseguo diverse perizie immobiliari che i vari giudici mi hanno assegnato,anche in virtù di numerose conciliazioni bonarie,tra le parti in causa, che sono riuscito a portare a buon fine,con una ottima percentuale rispetto alle perizie affidatemi (il 40% le ho conciliate!) a tale riguardo sto valutando se iscrivermi ad un corso di conciliatore professionista, Vi domando se il mio profilo professionale(architetto-CTU) possa essere compatibile con questa nuova professione che,mi sembra preveda preferenzialmente un’esperienza squisitamente giuridica. Grazie petr la V/S cortese risposta ed un cordiale saluto

    • Ciao Luciano e grazie a te per il feedback positivo! la mia sensazione è quella che sempre di più gli organismi di mediazione cerchino di creare liste di mediatori eterogenee, cioè con avvocati, commercialisti, architetti, psicologi, geometri per fornire un servizio più specializzato. È vero che in mediazione ciò che conta è l’aspetto comunicativo e relazionale, ma un po’ di competenza tecnica non guasta! Infatti è previsto che nei casi in cui servano delle particolari competenze tecniche il mediatore si possa far assistere da altri mediatori esperti o da un tecnico della materia. Dunque, se ho un mediatorie che ha già una professionalità in un determinato settore perchè non sfruttarlo? Questo il ragionamento di molti organismi e per questo ti rispondo che a mio parere ci sono buone opportunità per te nel mondo della mediazione. Con la tua esperienza, senza fare il mediatore, potresti comunque proporti agli organismi come CTU e assistere i mediatori, ma visto che hai ottime attitudini alla gestione e risoluzione dei conflitti, ti suggerisco proprio di diventare mediatore, per affinare le tue tecniche e continuare a far conciliare!

  39. Beh mi pare un gran bell’inizio, complimenti!Sì ho sentito parlare della scuola che menzioni è molto nota e ben strutturata. Nella mia esperienza ho ritenuto indispensabile avere un contatto personale e diretto con i coach e trainer prima di iniziare. I percorsi più completi di coaching sono abbastanza articolati e al di là del fatto che i contenuti siano simili ho considerato utile sperimentare modalità didattiche e interattivi compatibili più possibile con me: ad esempio gruppi ristretti per essere ben seguiti, pochi concetti base (quelli si trovano in tanti libri o e-book) e moltissime esercitazioni pratiche, possibilità di confronto e chiarimenti tra una sessione e l’altra ecc…L’allenamento costante e continuo è ciò che ripaga di più!
    A presto per altri aggiornamenti

  40. Complimenti per il tuo blog, ti sto facendo un po di pubblicità nel mio Gruppo
    https://www.facebook.com/home.php?sk=group_216461631703917&ap=1

  41. Buonasera, da poco sono diventata Mediatore, potreste dirmi la situazione occupazionale? Nessun ente risponde al mio appello?????
    Datemi notizie grazie

    • Ciao …stessa situazione finito il corso, ho mandato a svariati organismi in tutta italia la mia proposta di iscrivermi ( io sono di Roma) e solo uno in Piemonte mi ha risposto che volentieri lo avrebbe fatto ma giustamente i costi del viaggio erano a mio carico e quindi ho dovuto rifiutare. E’ incredibile che nessun’altro mi rispondi …. speriamo bene

  42. neanche a me……….e l’organismo presso cui hai fatto il corso? e l’organismo di Torino, potrei sapere qual’è?

  43. neanche a me……….e l’organismo presso cui hai fatto il corso?

  44. Ciao, scusami ma siccome lo avevo trovato su internet come organismo in cerca di collaboratori, non ricordo proprio il nome. L’unica cosa che ricordo è che operava in più sedi a biella / asti / alessandria ecc.. L’organismo con il quale ho fatto il corso è il CRAL AVVOCATI di Roma

    • Ciao, leggo che hai fatto il corso con CRAL avvocati a roma…io sto decidendo se farlo o no perchè il prezzo mi attira ma non mi convince (320 euro)…non vorrei, finito il corso, avere difficoltà nel trovare un ente che mi accrediti.tu come ti sei trovato?

  45. Ciao a tutti, mi piacerebbe diventare mediatore civile e commerciale, la percepisco in primis come una sfida culturale, provengo dal settore del private banking. Ho una laurea in scienze politiche ed un master in diritto del commercio internazionale dove ho frequentato un modulo sulle adr transfrontaliere con simulazioni presso la camera arbitrale internazionale di Milano. Mi piacerebbe specializzarmi in ambito bancario oppure in mediazione a carattere transfrontaliero,ho visto che si possono costituire elenchi specializzati presso gli organismi, ho buone possibilita’secondo voi? Le cose che temo di più’? La voracita’ degli enti formazione-organismi e poi (il loro business)….l’Italia…il nostro paese e noto per annacquare tutto!! Non vorrei trovarmi poi con l’ennesima qualifica non spendibile in nessun caso…

  46. Buongiorno, vorrei sapere se nonostante ancora il clima caldo sulla mediazione e la mancanza di certezze, dal punto di vista pratico i mediatori hanno mediazioni su cui lavorare. Ossia: c’è un certo volume di lavoro o no? Grazie

  47. Ciao! Dall’interno di un Organsimo di Mediazione posso dirti che siamo lontani dai volumi attesi per il servizio di mediaizone “a regime”. Un leggero aumento si è registrato nelle ultime settimane ma i flussi di lavoro non sono ancora tali da richiedere accreditamenti “sostanziosi” di mediatori (lo scrivevo anche in un altro post). Al momento possiamo interpetare questo periodo di attesa e sospensione come un’occasione per approfondire e studiare… ma anche per fare “gruppo” e promuovere concretamente la cultura della mediazione. Non sono un avvocato ma, se lo fossi e credessi anche solo un poco alle “promesse” del sistema della mediazione, proverei a spingere (laddove possibile) verso la partecipazione al tavolo della mediazione. Da professionista della comunicazione, posso solo lavorare per generare curiosità e informare su un istituto che, a molti – anzi, a moltissimi – è totalmente ignoto.
    Un esempio per tutti: un ente di formazione che, nel programma didattico fa riferimento alla mediazione come “media-conciliazione” (e non si trattava di un modulo sugli effetti che provocano i parlanti sul sistema linguistico!!). Insomma, c’è molto da fare. Noi ci siamo e questo blog è un esempio vivente che non siamo pochi…
    http://www.mcmconciliare.com

  48. Sapete qualcosa circa gli accreditamenti dei mediatori da parte del Ministero? Mi spiego: sono sentito che il Ministero mentre continua ad accreditare nuovi organismi, non accredita nuovi mediatori…….mi fate sapere? grazie

    • mediazionetrapari

      Il discorso è che il ministero sta applicando la norma dei 40 giorni agli organismi di nuova iscrizione, le cui domande di accreditamento dunque passano davanti a quelle degli altri organismi, i quali in questo modo perdono il vantaggio di competitività che gli era dato dal fatto di essere iscritti da tempo!

  49. Si, la notizia che hai è vera: basta guardare le date di emissione dei PDG (provvedimento del direttore generale)… quelli di accreditamento dei nuovi organismi sono recentissimi (almeno 5 al giorno) mentre quelli relativi a modifiche di organismi già accreditati sono fermi da diversi mesi. Noi, http://www.mcmconciliare.com stiamo aspettando dal 23 dicembre l’accreditamento di una prima tranche di mediatori.
    Non vi nascondo l’imbarazzo che proviamo ogni giorno anche nei riguardi di coloro che (nostro malgrado) attendono risposte (e lavoro) da noi. Stiamo addirittura valutando di restituire le quote di accreditamento (100 euro) a chi le ha già versate!

  50. Sembra che da tutta la situazione della mediazione ai fini lavorativi non se ne esca fuori!!!!!in un modo o in un altro……aiuto

  51. Per i mediatori che lavorano: quante mediazioni in media al mese?
    Grazie per le risposte……voglio farmi un’idea

  52. nessuno risponde?

  53. Salve, mi scuso in anticipo per la domanda che sto per fare, in effetti potrebbe risultare un po’ sciocca ma non essendo in grado di darmi una risposta da sola mi butto.
    Ho fatto il corso per diventare conciliatore, ho in mano l’attestato. Non riuscendo per il momento ad iscrivermi a nessun organismo (effettivamente è molto faticoso e le domande fatte non hanno ricevuto nessuna risposta) volevo sapere se esite una possibilità di presenziare a conciliazioni per poter, in qualche modo, fare un po’ di “gavetta”, e se si, come e a chi mi devo rivolgere.
    Il corso l’ho fatto a febbraio, siamo a giugno e vorrei proprio tenermi in allenamento, temo che a lungo andare, nel caso io non riesca a ricevere risposte per poter “esercitare” presso qualche organismo, corro il rischio di perdere le nozioni acquisite (nonostante io legga e tenta di tenermi informata), i metodi di comportamento, etc. etc. etc.

    • Ciao rosangela, al momento non mi risulta che vi siano organismi che organizzano una sorta di uditorato per aspiranti mediatori. Alcuni organismi li fanno ma per i mediatori che hanno già incluso nella lista!

  54. anche io in attesa di accreditamento da febbraio 2011!!!!

  55. Salve,
    anch’io, come penso tra molti, ho appena concluso un corso come mediatore. ma ho letto le vostre raccomandazioni solo ora:( infatti ho fatto il corso con un ente di sola formazione. mi potete dare qualche consiglio su qualche organismo a cui mandare la mia candidatura? inoltre se una mia amica ha detto a una sua conoscente che io sono una mediatrice e per lei va bene che io possa essere la mediatrice come funziona?(ovviamente io non conosco questa persona) contando anche che non sono ancora iscritta a nessun organismo? grazie mille. forse la domanda è un po’ incasinata ;))))

    • Ciao Nuna, benvenuta sul blog. Per gli organismi a cui fare domanda ti suggerisco di guardare l’elenco presente sul sito del ministero suddiviso per province e iniziare con quelli vicino a te. Sappi che al momento è un po’ tutto bloccato a livello di accreditamento dei mediatori per cui le tempistiche non sono prevedibili. La tua amica fa bene a farti pubblicità! Non ci sono problemi. Una volta che verrai accreditata presso un organismo, chi vorrà te come mediatore dovrà semplicemente indicarlo nella domanda di mediazione che presenterà all’organismo. Ora che non sei accreditata presso nessun organismo, non puoi purtroppo ancora fare nulla. Ciao.

  56. Buongiorno…….che può dirmi come procede la mediazione a 4 mesi dall’entrata in vigore della mediazione obbligatoria?sono mediatore accreditato ma ancora nessuno mi ha chiamata per una mediazione….grazie

  57. mi rispondete??????

  58. vorrei sapere novità sulla sentenza del Tar Lazio che ha ridimensionato lo sviluppo della mediazione civile in Italia?

  59. Salve a tutti! Chi puo’ dirmi come sta procedendo la mediazione? Ci sono novita’ in arrivo? Siete stati chiamati dagli organismi come conciliatori? Aspetto vs. notizie

  60. Scusate, per i mediatori che già sono avviati: quante mediazioni si svolgono in media al mese? grazie per la risposta

  61. nessuno risponde????’

  62. cerco un organismo per fare tirocinio in Emilia Romagna ..

  63. TI CONVIENE CONTATTARE L’ORGANISMO DOVE HAI CONSEGUITO IL TITOLO DI CONCILIATORE.

  64. Corso di alta formazione per mediatore civile e commerciale SIRACUSA

    Giornate 13,14,15,20,21,22 Ottobre 2011

    Sede del corso: via Francofonte n.2 Siracusa.
    Il corso è articolato in lezioni di 50 ore da tenersi nelle giornate stabilite dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle ore 14;00 alle ore 19:00, tranne il giorno 22 Ottobre dalle ore 9:00 alle ore 14:00

    La quota di iscrizione è €590,00 esente Iva ai sensi dell’ art. 10, comma 1, n. 20 del DPR n. 633 del 1972
    Corso di alta formazione per mediatore civile e commerciale CATANIA

    Giornate 20,21,22,27,28,29 Ottobre 2011

    Sede del corso: Grand Hotel Excelsior piazza Verga n.39 Catania
    Il corso è articolato in lezioni di 50 ore da tenersi nelle giornate stabilite dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle ore 14;00 alle ore 19:00, il giorno 29 Ottobre dalle ore 9:00 alle ore 14:00

    La quota di iscrizione è €590,00 esente Iva ai sensi dell’ art. 10, comma 1, n. 20 del DPR n. 633 del 1972
    Corso di alta formazione per mediatore civile e commerciale ROMA

    Giornate 27,28,29,3,4,5 Ottobre-Novembre 2011

    Il corso è articolato in lezioni di 50 ore da tenersi nelle giornate stabilite dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle ore 14;00 alle ore 19:00, il giorno 5 novembre dalle ore 9:00 alle ore 14:00

    La quota di iscrizione è €590,00 esente Iva ai sensi dell’ art. 10, comma 1, n. 20 del DPR n. 633 del 1972

  65. http://www.atenaltaformazione.it

    Corso di alta formazione per mediatore civile e commerciale SIRACUSA

    Giornate 13,14,15,20,21,22 Ottobre 2011

    Sede del corso: via Francofonte n.2 Siracusa.
    Il corso è articolato in lezioni di 50 ore da tenersi nelle giornate stabilite dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle ore 14;00 alle ore 19:00, tranne il giorno 22 Ottobre dalle ore 9:00 alle ore 14:00

    La quota di iscrizione è €590,00 esente Iva ai sensi dell’ art. 10, comma 1, n. 20 del DPR n. 633 del 1972
    Corso di alta formazione per mediatore civile e commerciale CATANIA

    Giornate 20,21,22,27,28,29 Ottobre 2011

    Sede del corso: Grand Hotel Excelsior piazza Verga n.39 Catania
    Il corso è articolato in lezioni di 50 ore da tenersi nelle giornate stabilite dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle ore 14;00 alle ore 19:00, il giorno 29 Ottobre dalle ore 9:00 alle ore 14:00

    La quota di iscrizione è €590,00 esente Iva ai sensi dell’ art. 10, comma 1, n. 20 del DPR n. 633 del 1972
    Corso di alta formazione per mediatore civile e commerciale ROMA

    Giornate 27,28,29,3,4,5 Ottobre-Novembre 2011

    Il corso è articolato in lezioni di 50 ore da tenersi nelle giornate stabilite dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle ore 14;00 alle ore 19:00, il giorno 5 novembre dalle ore 9:00 alle ore 14:00

    La quota di iscrizione è €590,00 esente Iva ai sensi dell’ art. 10, comma 1, n. 20 del DPR n. 633 del 1972

  66. In maggio 2011 ha conseguito l’attestato di mediatore/ conciliatore professionista col corso di 54Ore, Volendomi accreditare alcuni Organismi richiedono anche il voto conseguito al corso; è giusto ? se si, come, e dove reperirlo?

    • Il voto non sempre è indicato nell’attestato ma questo non è un problema. Puoi farti scrivere dall’organismo presso cui hai fatto il corso il voto con cui hai superato il test ( penso basti una mail).

      • Grazie per la risposta, ma che io sappia l’organismo che mi ha rilasciato l’attestato non fa mediazioni, ma solo corsi per mediatori.

      • mediazionetrapari

        E’ chi ti ha fatto il corso che deve darti la votazione per il superamento del test. Ad esempio io ho fatto il corso con Concilia, loro non rilasciano il voto sull’attestato ma mi avevano detto che se qualche altro organismo a cui volevo iscrivermi l’avesse richiesto, potevo mandargli una mail e farmelo scrivere da loro per poi consegnarlo all’organismo richiedente. Penso che facciano così un po’ tutti. Ciao

  67. Il voto dovrebbe essere superfluo. Prova a contattare altri organismi riconosciuti.

  68. Grazie per avermi indicata la strada, credo proprio che sia quella giusta;
    l’ho appena richiesta all’Organismo, a risentirci Distinti Saluti

  69. Ciao Silvia,

    Sono Manuela, avvocato e mediatore professionista. Cercando informazioni in internet sul convegno di Firenze, al quale ho partecipato anch’io, sono capitata sul tuo blog e ho scoperto l’App sulla mediazione. Trovo l’idea davvero interessante e vorrei sapere qualcosa di più sulla sua realizzazione, ecc. È possibile contattarti privatamente per saperne di più? Il mio indirizzo e-mail è il seguente:
    manuelafertile@gmail​.com.

    A presto.

    Manuela

  70. Opsss…volevo dire: Alessandra!
    Scusami, hos bagliato nome!

    Ciao

    Manuela

  71. beh, mi viene da dire “summum ius, summa iniuria”.
    da altalex.it:
    “””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””
    Prime pronunce sulla mediazione. Il Tribunale di Roma, con la sentenza depositata il 22 luglio 2011, ha statuito che il verbale di conciliazione sottoscritto innanzi all’organismo di mediazione e omologato dal Presidente del Tribunale, nel corso della quale si è accertato l’acquisto della proprietà, ovvero di altro diritto reale relativo a beni immobili, attraverso l’istituto giuridico dell’usucapione, non può essere trascritto presso i registri immobiliari. Il giudice nega pertanto all’accordo consacrato nel verbale di conciliazione, effetti di natura costitutiva, modificativa ovvero estintiva di diritti reali.

    Una donna aveva proposto reclamo avverso la trascrizione con riserva eseguita dal Conservatore dei Registri Immobiliari. La donna allega che sulla base del D.Lgs. n. 28 del 2010, la materia relativa ai diritti reali rientra tra i casi di mediazione obbligatoria, che rappresenta quindi condizione di procedibilità per un eventuale giudizio, ergo il relativo verbale mediante il quale le parti raggiungono un accordo deve considerarsi soggetto a trascrizione.

    Per il giudice della capitale l’accordo è da qualificare quale negozio di mero accertamento in merito alla verifica dei presupposti sulla base dei quali l’usucapione si compie, quindi non capace di dotare certezza assoluta alla proprietà del bene immobile controverso. Siffatto verbale non è riconducibile ad una delle ipotesi contemplate dall’articolo 2643 c.c., non è equiparabile alle sentenze e non è idoneo alle formalità pubblicitarie di cui all’art. 2651. Per tali motivi è stata negata la trascrivibilità.

    (Altalex, 18 ottobre 2011. Nota di Laura Biarella
    “”””””””””””””””””””””””””””””””””
    ps: la newsletter è gratuita?

  72. ma si stanno facendo mediazioni? oppure è un flop? rispondetemi per cortesia

  73. Non è un flop…….ti garantisco che le mediazioni si stanno facendo ma a rilento rispetto alle aspettative.Spero solo che la gente si convica di questo validissimo ed economico strumento di risoluzione delle controversie.

  74. Anche io concordo con Viola.Di mediazioni se ne stanno facendo.

  75. Ho posto questa domanda, perchè pur essendo Mediatore accreditato presso 2 camere di commercio e 1 organismo………non sono stata chiamata per niente…..per cui mi chiedo se il problema è l’istituto della mediazione, la puglia dove vivo…o io….grazie per le risposte e datemi un consiglio sul da farsi…..

  76. Hai la possibilita’ di accreditarti presso altri 2 organismi.Penso ti convenga farlo. Secondo me il problema non è la Puglia dove vivi e nemmeno l’organismo. Dovresti solo aspettare tempi migliori.

  77. Ciao a tutti, io ho frequentato da poco il corso con CONCILIA srl di Roma nella città di Bologna e mi sono trovato benissimo. Docente preparatissimo (era il noto avv. Alessandro Bruni) e molto empatico, lezioni piacevoli e con forti spunti pratici, oltre che teorici. Simulazioni e role playing a go go! Lo consiglio a tutti coloro che vogliono un corso serio e, a differenza di quello che ho sentito leggendo il blog, ad un prezzo contenuto: ho pagato sulle 700 euro con sconto. Devo anche dirvi che, subito dopo il corso ho fatto domanda alla stessa CONCILIA srl e sono stato già chiamato per un colloquio di conoscenza e a brevissimo entrerò a far parte dell’albo dei loro mediatoriprofessionisti! Questa e’ la mia esperienza e volevo condividerla con la comunity.
    Ciao.
    PS: complimentissimi per il sito e per il blog!!!

  78. anch’io ho fatto il corso con CONCILIA a roma ad aprile scorso, pagato il doppio, i docento sono stati abbastanza scarsi e la richiesta come mediatore presso di loro…caduta nel vuoto
    sarò sfigata

    • Cara Viola, mi dispiace doverti contraddire ma la mia esperienza è stata assolutamente contraria alla tua. Ho partecipato ad un corso CONCILIA di altissimo livello, rispetto al mare magnum di formazione veramente penosa che, altri miei amici e/o colleghi in tutta Italia hanno pututo riscontrare. Dopo un breve periodo sono stato preso da CONCILIA come mediatore. Sarà stata fortuna? saluti ed in bocca al lupo per le tue richieste di accredito.

  79. Dott. Vincenzo TINA

    OK – prendo atto che di MEDIATORI CIVILI PROFESSIONISTI ne siamo parecchi, muoviamoci, incontriamoci per un convegno.
    ” a tutt’oggi questo corso ha giovato solo agli organizzatori ”
    come l’acqua minerale, di sicuro fa bene a chi lo vende
    ciaoooooooo!!!!!!!!!!! VINCENZO

  80. giuseppe.corsi.fi@gmail.com

    posso aggiungere?
    da altalex.it:
    Nell’ambito dei sinistri stradali che si sostanziano nell’investimento del pedone ad opera di un veicolo a motore, la giurisprudenza, di merito e di legittimità, riconosce da sempre la possibilità che il comportamento negligente del pedone possa integrare un fattore causale idoneo, astrattamente anche in via esclusiva, a determinare l’evento dannoso, con conseguente esclusione della responsabilità del conducente per i danni subiti dal pedone investito.

    Affinché possa configurarsi un’ipotesi di completa esclusione di responsabilità del conducente, tuttavia, la condotta del pedone dovrà assumere i caratteri della assoluta imprevedibilità e anormalità.

    Sul punto, si è espressa la stessa Corte di Cassazione nella sentenza 29 settembre 2006, n. 21249, precisando che “in caso di investimento di pedone la responsabilità del conducente è esclusa quando risulti provato che non era, da parte di quest’ultimo alcuna possibilità di prevenire l’evento, situazione, questa, ricorrente allorché il pedone abbia tenuto una condotta imprevedibile e anormale, sicché l’automobilista si sia trovato nell’oggettiva impossibilità di avvistarlo e comunque di osservarne tempestivamente i movimenti”.

    Si tratta di casi limite, evidentemente di rara verificazione.

    Anche il comportamento dei pedoni, non di meno, è soggetto alle comuni regole di diligenza e prudenza, nonché alla disposizione contenuta nell’art. 190 C.d.S., dettata al precipuo fine di evitare che i pedoni determino intralcio e, più in generale, situazioni di pericolo per la circolazione stradale, tali da mettere a repentaglio l’incolumità propria o degli altri utenti della strada.

    Ne deriva che la violazione delle norme contenute nella summenzionata disposizione è idonea a porre la condotta del pedone in rapporto causale con l’evento di danno costituito dall’investimento del pedone, con l’ulteriore conseguenza che la condotta imprudente del pedone potrà integrare un’ipotesi di concorso del fatto colposo del danneggiato, tale da ridurre proporzionalmente il diritto al risarcimento dei danni subiti in conseguenza del sinistro.

    La giurisprudenza ha individuato una serie di comportamenti del pedone, idonei a fondare il concorso di colpa, tra cui l’attraversamento della carreggiata sulle strisce pedonali con luce semaforica rossa; l’attraversamento fuori dalle strisce pedonali; l’attraversamento in un punto in cui è vietato o sconsigliabile farlo el’attraversamento imprudente.

    Nella fattispecie giunta al vaglio del Giudice ambrosiano, viene in considerazione proprio una delle fattispecie già prese in esame dalla giurisprudenza e, segnatamente, l’ipotesi di attraversamento fuori dalle strisce pedonali, effettuato dal pedone “pur avendo un attraversamento pedonale a una distanza raggiungibile (circa 80 metri sia a destra che a sinistra”.

    In linea con l’orientamento maggioritario, il Tribunale di Milano ha chiarito che “La sola circostanza che il pedone abbia attraversato al di fuori dello spazio dedicato all’attraversamento pedonale non giustifica l’esonero di responsabilità in capo al conducente del ciclomotore”, ma ha altresì riconosciuto la configurabilità di un concorso di colpa ex art. 1227 co. 1 c.c.

    Alla luce degli accertamenti di fatto compiuti, il giudice ha ritenuto di porre a carico del pedone un concorso di colpa minimo, quantificato nella misura del 10% e ciò, in considerazione della limitata prova fornita dal conducente danneggiante.

    Vale la pena rammentare, infatti, che in tema di investimento del pedone è destinata a trovare applicazione la presunzione legale di cui all’art. 2054 c. 1 c.c.. Ne deriva che, come ha affermato Cassazione Civile 10 luglio 2008, n. 18872, “… è l’assicuratore che ha l’onere della prova di un eventuale colpa concorrente od esclusiva, non essendo sufficiente una mera difesa in ordine alla verifica della esistenza del fatto”.

    (Altalex, 21 ottobre 2011. Nota di Raffaele Plenteda e nota su Altalex Mese – Schede di Giurisprudenza)

    | rc auto | pedone | Raffaele Plenteda |

    Tribunale di Milano

    Sezione X Civile

    Sentenza 22 luglio 2011

    REPUBBLICA ITALIANA

    IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

    TRIBUNALE DI MILANO

    DECIMA SEZIONE CIVILE

    nella persona del Giudice Amina Simonetti

    ha pronunciato la seguente

    SENTENZA

    nella causa civile di 1 Grado iscritta al n.r.g. 63761/2006 promossa da:

    S.S., V.S. quali successori ex art. 111 c.p.c. di G.G., con il patrocinio dell’avv. F.V. elettivamente domiciliati in Milano presso il difensore avv. V.

    Ricorrenti

    contro

    L.Z.

    Contumace

    V.A. S.p.A. con l’avv. M.B. domiciliatario con studio in Milano,

    Resistente

    CONCISA ESPOSIZIONE DELLE RAGIONI DI FATTO E DI DIRITTO DELLA DECISIONE

    La presente causa ha ad oggetto la dedotta responsabilità della convenuta L.Z., assicurata con V.A. S.p.A. proprietaria del ciclomotore Scarabeo tg (…), condotto da L.V., per i danni subiti dalla ricorrente G.G. (nata il (…)) investita mentre stava attraversando, al di fuori delle strisce pedonali, via (…) a Milano, in corrispondenza del civico n. (…) il giorno (…) alle ore 18,00 circa; la ricorrente ha agito per il risarcimento dei danni non patrimoniali conseguenti al sinistro indicati in ricorso al quale si rimanda.

    In corso di causa, dopo il deposito del ricorso e la sua notifica, G.G. è deceduta per cause non dipendenti dal sinistro; la causa è stata pertanto in prima udienza interrotta e riassunta da Sa. e V.S. quali figli ed unici eredi.

    Secondo la prospettazione della difesa della ricorrente, G.G. è stata investita dal ciclomotore di proprietà della Z. e condotto da V. mentre stava attraversando (…) in corrispondenza del civico (…), procedendo dalla destra del ciclomotore.

    La compagnia di assicurazione convenuta si è costituita e ha contestato la responsabilità del conducente del ciclomotore ritenendo che la causa dell’investimento era da addebitare alla condotta della danneggiata che si era immessa nel flusso della circolazione stradale in un punto in cui l’attraversamento non era autorizzato, comparendo all’improvviso sulla sede stradale, oltrepassata la linea delle auto ferme in sosta al margine della carreggiata; ha dedotto, inoltre, che il conducente del ciclomotore stava viaggiando a velocità molto contenuta, mantenendo la sua destra, tanto che anche dopo il contatto con il pedone non aveva perso l’equilibrio.

    L’eccezione di improcedibilità è stata abbandonata dalla difesa della compagnia di assicurazione; si rileva comunque che la causa introdotta con ricorso depositato il 25.10.2006 è stata preceduta dalla richiesta di liquidazione dei danni inoltrata alla compagnia di assicurazione convenuta con raccomandata datata 19.9.2005 e ricevuta il 20.9.2005. Sulla responsabilità.

    L’investimento di G.G. da parte del ciclomotore di proprietà della convenuta contumace Z., condotto da L.V. (pure lui deceduto in corso di causa per cause estranee ai fatti dedotti in giudizio) è evento non contestato e risulta dalla dichiarazione del conducente del mezzo raccolta dagli agenti di polizia municipale intervenuti nell’immediatezza del fatto. Non ci sono stati testimoni oculari dell’accaduto e i convenuti, la proprietaria del veicolo perché rimasta contumace, la compagnia di assicurazione costituita perché l’agente di polizia municipale G.T. che ha indicato come testimone, sentito in udienza, non ha potuto che confermare il contenuto del verbale redatto in occasione del suo intervento e prodotto A come doc. 1 dalla convenuta senza null’altro aggiungere, non hanno dimostrato fatti relativi alla condotta di guida del ciclomotore o al comportamento della vittima tali da consentire di ritenere superata la presunzione di responsabilità del conducente del veicolo di cui all’art. 2054 comma 1 c.c.. In particolare dal rapporto di incidente (doc. 1 convenuta) non emergono circostanze sulla condotta del conducente del ciclomotore che ne evidenzino l’assenza assoluta di colpa; non risultano segni di frenata, mentre si dice che la donna che camminava da destra verso sinistra considerando il senso di marcia del ciclomotore, fu investita a 3,5 metri dall’inizio del marciapiede e quindi a metà della semicarreggiata di via (…) su cui si trovava il ciclomotore; poiché via (…) è larga 13 metri (come si legge nel verbale della Pol. Municipale) e il punto d’urto è stato stimato a circa 3,5 metri dal marciapiede, si desume che il pedone aveva già attraversato più di metà della semicarreggiata percorsa dal ciclomotore: ciò consente di affermare che il conducente del ciclomotore avrebbe potuto scorgere il pedone sulla strada anche se si ipotizza che si era immesso nella via attraverso le auto in sosta lungo la strada (circostanza per altro non dimostrata e non evidenziata neanche nel verbale della Polizia). L’età della vittima (72 anni) poi non porta a ritenere, in mancanza di prove sul punto, che stesse camminando velocemente. La sola circostanza che il pedone abbia attraversato al di fuori dello spazio dedicato all’attraversamento pedonale non giustifica l’esonero di responsabilità in capo al conducente del ciclomotore. Va pertanto affermata la responsabilità del conducente del motoveicolo di proprietà della convenuta Z. nell’investimento della sig.ra G.G., anche se questa aveva iniziato l’attraversamento in un punto della carreggiata in cui ciò non era autorizzato. La colpa del conducente del ciclomotore va individuata nel fatto di non essere riuscito ad evitare l’investimento del pedone nonostante la visibilità del medesimo consentita dalle condizioni di luce, il fatto è avvenuto ad agosto alle ore 18 circa e dalla conformazione rettilinea di via (…) e posto il fatto che la donna aveva già attraversato più di metà della semicarreggiata. Il conducente del ciclomotore avrebbe dovuto fare particolarmente attenzione alla strada e alla presenza del pedone e compiere qualche manovra per evitare l’impatto, cosa che non risulta abbia fatto. Quindi deve concludersi che il conducente del ciclomotore di proprietà della convenuta non ha adottato nella guida quella cautela richiesta al conducente di normale diligenza e non ha osservato tutte le norme di prudenza della circolazione stradale; l’art. 141 comma 2 e 4 C.d.S. e l’art. 2054 comma 1 c.c. impongono ai conducenti dei veicoli un comportamento particolarmente oculato e prudente estendentesi fino agli estremi limiti della diligenza, tra cui anche l’obbligo, ove sia possibile, di prevedere e neutralizzare l’eventuale imprudenza commessa dal pedone, del tutto prevedibile in strade, come quella per cui è causa, poste all’interno del centro cittadino. Nel caso in esame ciò non è accaduto e la responsabilità dell’investimento va attribuita in misura prevalente al ciclomotore investitore. Va per altro riconosciuto ex art. 1227 co. 1 c.c. un concorso di colpa della danneggiata la quale, attraversando la strada in una zona non autorizzata, pur avendo un attraversamento pedonale a una distanza raggiungibile (circa 80 metri sia a destra che a sinistra), ha concorso con colpa a determinare il fatto dannoso e le sue conseguenze pregiudizievoli. Va riconosciuta la colpa prevalente, nella misura del 90%, del conducente del ciclomotore e un concorso di colpa, nella misura del 10%, della stessa danneggiata. Dall’affermazione di responsabilità della convenuta L.Z. proprietaria del ciclomotore per i danni conseguenti all’investimento di G.G. consegue la sua condannata al loro risarcimento nella percentuale dell’90%, in solido con V.A. S.p.A. tenuta quale assicuratore della responsabilità civile (D.P.R. 203/2005). Sui danni e la loro liquidazione.

    Posto ciò tenuto conto della documentazione allegata al fascicolo di parte attrice, della valutazione compiuta dal ctu medico – legale, dall’età (72 anni) della danneggiata (nata il 2.3.1933) nel momento in cui cessò l’invalidità temporanea (marzo 2006), dei criteri di liquidazione del danno biologico di cui alle tabelle del tribunale di Milano (aggiornate al 2011), del fatto che (Corte di Cassazione a S.U. di novembre 2008 n. 26972) deve procedersi ad una liquidazione unitaria del danno non patrimoniale derivante dalla lesione dell’integrità psico – fisica tenendo conto dei risvolti anatomo funzionali e relazionali e delle particolarità del caso di specie (c.d. personalizzazioni), nonché del danno non patrimoniale conseguente in termini di dolore e sofferenza, degli acconti ricevuti ( Euro 20.000,00 a febbraio 2008) e, infine, della natura di “valore” del debito risarcitorio (con la conseguente necessità di ragguagliare all’oggi, giusta gli indici Istat dell’andamento dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati, sia i valori del risarcimento delle singole voci di danno, sia l’importo dell’acconto ricevuto), il danno subito da G.G. va liquidato come segue.

    Nella liquidazione del danno non patrimoniale c.d. biologico permanente, cui si procede in via equitativa sulla base delle tabelle in vigore al Tribunale di Milano, non si può non considerare, anche nel rispetto del nuovo indirizzo giurisprudenziale conseguente alla sentenza della Corte di Cassazione a S.U. di novembre 2008 n. 26972 per cui deve procedersi ad una liquidazione unitaria del danno non patrimoniale derivante dalla lesione dell’integrità psico – fisica tenendo conto di tutti i fattori che emergono dagli atti e delle particolarità del caso di specie (c.d. personalizzazioni), che la vittima è deceduta in data 6.12.2006, dopo 1 anno e poco più di 3 mesi dal sinistro del 23.8.2005, a causa di gravi malattie di cui soffriva già alla data del fatto, come emerge dalla relazione del ctu medico legale (si parla di metastasi da tumore mammario, ipertensione e protesi alle valvole cardiache); infatti il valore di punto del danno biologico permanente nelle tabelle è espresso in relazione all’età del soggetto danneggiato alla data di consolidamento del danno, con valori che stimano una prospettiva di vita media; quindi con il valore tabellare si risarcisce la lesione anatomo funzionale considerando le prospettive di vita media futura del danneggiato. Nel caso di specie in concreto la danneggiata ha vissuto meno della media, pertanto non le si può riconoscere quale danno biologico quello per intero espresso nelle tabelle in relazione alla sua età (72 anni alla data del fatto e anche all’epoca in cui cessò l’invalidità temporanea) e all’invalidità totale conseguita (30 – 33% si legge nella ctu) perché in tal modo le si riconoscerebbe una liquidazione maggiore considerando che la menomazione fisica ha inciso per una durata molto breve della sua vita residua, mentre come si è detto nella predisposizione delle tabelle si è considerata la prognosi di vita media delle persone. Il danno va quindi rapportato alla durata effettiva residua della vita vittima che è stata molto breve; considerando una durata media della vita per le donne di 85 anni e considerando che nel caso di specie la danneggiata è deceduta a 73 anni, dopo un anno e 3 mesi dal fatto, si ritiene di dividere la somma che si liquiderebbe alla danneggiata se non fosse morta dopo un anno dal sinistro, secondo i valori tabellari del Tribunale di Milano, per il numero degli anni pari alla prospettiva media di vita (85 anni e quindi a 72 anni una donna ha una prospettiva di vita media di 13 anni) e poi moltiplicare il risultato per 1,3 (cioè 1 anno e 3 mesi)

    Detto ciò si riconoscono i seguenti danni:

    – Euro 12.162,78 per 32% punti percentuali di diminuzione permanente dell’integrità psicofisica e per la sofferenza conseguente alle lesioni (la base del conteggio secondo i criteri sopra indicati è Euro 126.493,00: 156 x 15 = 12162,78) rilevando che la difesa della ricorrente non ha allegato alcun elemento specifico per la personalizzazione del danno. Il ctu ha accertato che dall’investimento è derivata “la frattura sottocapitata femore sinistro” del tutto compatibile con le modalità di produzione descritte in ricorso. Alla somma di Euro 12162,78 va aggiunto l’importo di Euro 1.431,18 per interessi compensativi calcolati con strumento informatico secondo i criteri indicati dalla Corte di legittimità (Cass. 1712/1995);

    – Euro 10.500 per 84 giorni di invalidità temporanea totale, nella liquidazione prossima al massimo (Euro 125,00 al giorno) per il periodo di invalidità temporanea assoluta si è considerata la sofferenza derivante dai vari trattamenti medici e dall’intervento chirurgico cui si è sottoposta in questo periodo la ricorrente, Euro 6.000,00 per 60 giorni di invalidità temporanea al 75% (e 100,00 per invalidità al 100%) ed Euro 3.000,00 per 60 giorni al 60% (Euro 100,00 per il 100%), in totale Euro 19.500,00 in moneta attuale, oltre ad Euro 2.560,42 per interessi compensativi.

    Nessuna domanda di risarcimento di danni patrimoniali è contenuta in ricorso

    Complessivamente il danno nella sua totalità si liquida ad oggi in Euro 31.662,78 per capitale ed Euro 3.991,60 per interessi compensativi. Da tali importi deve essere detratta la somma di Euro 20.000 complessivamente già percepita a febbraio 2008 dai due eredi di G., somma che, ragguagliata alla data odierna, ammonta ad Euro 21.260,00 per capitale ed Euro 1.541,22 per interessi; considerando quindi l’anticipo ad oggi il danno ammonta ad Euro 10.402,78 per capitale ed Euro 2.450,38 per interessi. Poiché si è riconosciuto un concorso di colpa del 10% della danneggiata il danno che i convenuti devono risarcire va decurtato del 10% e quindi si liquida definitivamente, come danno residuo da risarcire, in Euro 9.362,50 per capitale ed Euro 2.205,34 per interessi compensativi oltre ad interessi al tasso legale sulla sola somma capitale dalla data odierna al saldo effettivo.

    Posto quanto sopra il Tribunale dichiarata la responsabilità di L.Z. nel sinistro per cui è causa nella misura del 90% e la condanna in solido con V.A. S.p.A. a pagare a S.S. e a V.S. quali eredi di G.G. la somma per ciascuno di Euro 4.681,25 per capitale ed Euro 1.102,67 per interessi oltre ad interessi al tasso legale sulla somma capitale dalla data della presente sentenza al saldo.

    Le spese processuali.

    Le spese seguono la soccombenza e si liquidano complessivamente a favore dei ricorrenti, in relazione al valore della controversia in Euro 1120,00 per spese (comprese quelle di ctp.), Euro 1.239,00 per diritti ed Euro 4.000,00 per onorari oltre epa e iva se di legge.

    Il costo delle ctu viene posto definitivamente a carico solidale delle parti convenute.

    P.Q.M.

    Il Tribunale, definitivamente pronunciando, ogni altra istanza disattesa o assorbita, così dispone: Dichiara la responsabilità di L.Z. nell’incidente stradale dedotto in giudizio e la condanna, in solido con V.A. S.p.A. a pagare a V. e S.S. quali eredi di G.G. la somma per ciascuno di Euro 4.681,25 per capitale ed Euro 1.102,67 per interessi, oltre ad interessi al tasso legale sulla somma capitale dalla data della presente sentenza al saldo.

    Condanna altresì le parti convenute in solido a rimborsare alle parti ricorrenti le spese di lite liquidate in motivazione con distrazione a favore dell’avv. F.V. che ne ha fatto richiesta e ha dichiarato di aver anticipato le spese.

    Pone definitivamente il costo delle ctu a carico solidale delle parti convenute.

    Così deciso in Milano, il 20 luglio 2011.

    Depositata in Cancelleria il 20 luglio 2011.

  81. giuseppe.corsi.fi@gmail.com

    se può servire come banca dati, io continuo:
    da altalex.it:
    Sebbene possa essere condannato per concorso in omicidio colposo (art. 589 c.p.) il conducente del veicolo che non esige l’uso della cintura di sicurezza da parte del passeggero deceduto in un sinistro stradale, se quest’ultimo la slaccia durante il percorso, all’insaputa dell’automobilista, costui non può essere ritenuto responsabile.

    E’ quanto ha stabilito la Settima Sezione penale della Corte d’Appello di Napoli, con la sentenza 13 luglio 2011.

    La videnda vedeva un automobilista essere coinvolto in un grave incidente nel quale perdeva la vita una donna da costui trasportata sulla propria vettura che, durante il tragitto, aveva slacciato la cintura di sicurezza all’insaputa del conducente.

    Secondo un principio oramai pacifico in giurisprudenza, il conducente di un veicolo è tenuto, in base alle regole di comune diligenza e prudenza, ad esigere che il passeggero allacci la cintura di sicurezza e, in caso in cui il soggetto non voglia provvedere in tal senso, a rifiutarne il trasporto o ad omettere l’inizio della marcia. Ciò, però, non può essere interpretato nel senso di richiedere, in capo al conducente, un’attività di controllo e vigilanza continua, tale da distogliere il primo dalla necessaria attenzione richiesta alla guida.

    (Altalex, 27 ottobre 2011. Nota di Simone Marani

    • Grazie Giuseppe, mi piacerebbe fare una sezione sul blog di raccolta delle sentenze utili. Magari creo una nuova pagina e postiamo lì tutte le sentenze, così non vanno perse e creiamo proprio una banca dati!

  82. giuseppe.corsi.fi@gmail.com

    Egr./ecc.ma/car.ma/ill.ma e mai-abbastanza-lodata (basterà?),
    l’alternativa potrebbe essere sfruttare lo spazio in calce ai materiali gratuiti (tutto è perfettibile, d’accordo, ma il mio giudizio sugli stessi è positivo),innestandovi anche osservazioni e dibattito.

    • non esageriamo! Vorrei una pagina che poi sia organizzata anche per una ricerca veloce delle sentenze e come dici tu consenta di aprire il dibattito…faccio qualche prova tecnica per vedere se è fattibile.

  83. Buonasera,
    io collaboro con la società padovana Omologhia S.r.l., accreditata dal Ministero della Giustizia ed iscritta al N. 195 dell’Elenco degli Enti di Formazione abilitati a tenere corsi di formazione per Mediatori che organizza, nel mese di dicembre 2011, un corso di 50 ore cui possono partecipare tutti coloro che sono in possesso di una laurea universitaria (anche triennale) che vogliono cogliere le occasioni che la carriera di Mediatore può loro offrire, anche in termini professionali ed economici, e tutti coloro che sono iscritti ad un ordine o collegio professionale e sono interessati a sviluppare la propria attività e accrescere la propria professionalità in ambiti nuovi e diversificati, ampliando la gamma di servizi da offrire alla clientela.
    Per ulteriori informazioni consultate il sito http://www.omologhia.it

  84. ma fatemi capire qual’è lo stato dell’arte della mediazione? e soprattutto i mediatori stanno lavorando? io sono accreditata a 2 camere di commercio e 1 organismo ……in attesa di scegliere altri 2 organismi…mbè non sono stata chiamata una sola volta!!!!!!!!!!

    • Ciao! Io devo dire che si sta lavorando. Le camere di commercio faticano forse un po’ di più a chiamare. Verifica i nuovi regolamenti con i criteri di assegnazione delle pratiche ai mediatori: forse sei penalizzata dai criteri che adottano.

  85. grazie….per quali organismi presti la tua opera di meditore?????grazie

  86. giuseppe.corsi.fi@gmail.com

    giuseppe.corsi.fi@gmail.com
    rispondo con ritardo sul problema dei ritardi sulla conciliazione, specificando erga omnes che la responsabilità sul mio intervento è esclusivamente personale, e che il responsabile del blog non è assolutamente assimilabile alla figura del direttore di periodico (non vigendo in diritto penale il principio di analogia). A mio avviso, occorrerebbe maggior pubblicità sui benefici, però capite bene che vi sono interessi enormi contro la mediazione (perdonatemi, ma non posso essere più specifico, giacchè “tengofamiglia” anch’io). Occorre, in sostanza, attendere sulle rive del fiume.

    Ps: qualcuno può spiegare alle case editrici che “diritto FamiGLiare”, con la “g”, costituisce un errore?

  87. Buongiorno sono Partner di Sic&a Srl, organismo di mediazione che esiste dal 2008 ed è iscritta al numero 46 del Registro degli Organismi. Quindi è uno degli Organismi veramente storici !!! Dall’aprile del 2011 ne sono sorti almeno altri 300 … ma ……
    Vorrei segnalare che i corsi vengono svolti da “tutti” ….. ma da pochissimi Enti di Formazione che sono anche Organismi di Mediazione !!!
    Molte persone frequentano un corso senza sapere che quella società può solo formarli ma non può svolgere Mediazioni quindi non le iscriverà mai da nessuna parte !!!
    Sic&a è il più importante Organismo di Mediazione attualmente esistente, che forma i suoi Mediatori ed iscrive i più bravi nei suoi elenchi. quindi almeno vi da un’opportunità !!!
    Prima di iscrivervi ad un corso fate questo piccolo controllo: vedete se l’ente che vi propone il corso, poi potrebbe anche iscrivervi o meno.
    Io sono responsabile per il mercato delle Mediazioni Sic&a per il Piemonte, se avete piacere scrivetemi pure.
    g.zarroli

  88. CONTINUO a suggerire CONCILIA Srl, “VERO” organismo storico leader sul mercato dal 1999, e quindi in tempi non sospetti davvero!!!
    Sono entrato a far parte del loro panel di mediatori da pochissimo e già sono stato chiamato per ben due vote!
    Sono molto professionali e tengopno molto ai loro mediatori.
    Questa è la mia bella epserienza e vofglio condividerla con chi ne abbia interesse.

    Certo è che le liste di CONCILIA sono molto prestigiose e quindi selettive ma, una volta entrato, sei motivato e lavori davvero!

    Saluti a tutti
    Giovanni B.

  89. ma quali sono i requisiti per entrare in concilia?????
    è molto difficile

  90. preciso che ho fatto il corso con concilia

    • Gentile Giovanni, intervengo anche io perchè sono pienamente d’accordo con Viola.
      Fa molto piacere che tu sia mediatore di Concilia, dove anche io feci il corso nel 2009 ed è certamente un ruolo di prestigio, anche se penso che sia prestigioso essere mediatore in qualunque organismo serio e di organismi seri neo-nati ce ne sono!
      Sarebbe interessante capire come Concilia seleziona i mediatori per aiutare gli amici del blog che vogliono fare richiesta.
      Esiste un format? Dove va indirizzata la domanda? Che curriculum hai presentato? Che cosa hanno apprezzato del tuo curriculum? Hai fatto un colloquio? Cosa ti hanno chiesto? Che tipologia di mediazioni ti hanno affidato?
      Grazie per voler condividere la tua esperienza con i lettori del blog.

  91. Spero che Giovanni dica cose vere, io so solo che in questo momemto è impossibile entrare in qualsiasi organismo di mediazione, e stanno lavorando (poco) solo quelli iscritti negli organismi dell’Ordine degli Avvocati.

  92. I am extremely impressed with your writing skills as neatly as with the structure to your blog. Is that this a paid theme or did you customize it yourself? Anyway keep up the excellent quality writing, it’s rare to see a great weblog like this one these days. Goodbye from Sout Korea

  93. giuseppe.corsi.fi@gmail.com

    answer to: pregnancy depression.
    1-memento: rem tene, verba sequentur.
    2- “depression”? Sanctus Philippus Nerius, civis florentinus, dicebat:
    “melanconia, astenia
    ite extra domo mea!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

  94. giuseppe.corsi.fi@gmail.com

    et etiam:
    sicut dixit Seneca moralis, vita militia est

  95. It is always excellent whenever you study a brief article that isn’t simply informative but also entertaining. I need to save COLLABORA CON ME | Mediazione tra pari in my personal pc. I have been hunting for details about this topic for days and yours is the foremost May possibly proudly located. I enjoyed reading your current blog post.

  96. di solito occorrono 40 giorni prima dell’iscrizione all’organismo
    Se l’ente non risponde entro tale termine si forma il silenzio assenso o tuttavia può invitarti sempre in tale termine a introdurre integrazioni documentali

  97. Ciao e complimenti per il sito.
    Ho scaricato avidamente il tuo materiale che utilizzerò sicuramente.
    Sono di Firenze e a breve inizierò il corso per diventare mediatore presso la facoltà di giurisprudenza della mia città. Non sono ne’ avvocato ne’ commercialista. Sono uno psicopedagogista che si occupa di mediazione di conflitti in ambito familiare e scolastico. Ho esperienza di mediazione ma non nelle materie nelle quali essa è attualmente obbligatoria. Una sfida per me dunque occuparmi di mediazione civile; intesa come possibilità di risolvere conflitti in ambiti diversi da quelli che conosco.
    Una sfida che mi alletta, d’altra parte, poiché credo che il mio apporto come “esperto” di comunicazione possa rappresentare un valore aggiunto.
    Il problema: chi mi accrediterà tra i suoi elenchi? Boh, speriamo siano stati ben spesi i soldi del corso, d’altra parte la possibilità di aprirmi a nuovi mercati lavorativi non è per me un vezzo ma una necessità.

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  99. salve, sono una praticante abiitata in attesa del probabile ttolo di avocato…nella realtà sono molto vicina all’autrice di questo sito visto che nell’attività forense non percepisco la stessa passione che mi ha spinto ad iscrivermi alla facoltà di giurisprudenza. Vi anticipo che sono del molise ciò per sapere da tutti voi mediatori quale sia il corso migliore per prendere l’attestato visto che i costi sono quasi simile
    grazie
    franca cosimi

  100. Ciao!!

    Anch’io seguo sempre gli aggiornamenti di questo sito e li trovo molto interessanti! Mi domandavo se qualcuno sa quando si pronuncerà la Corte Cost. sull’obbligatorietà della mediazione!

    Serena

  101. giuseppe.corsi.fi@gmail.com

    i “rumors” parlano di marzo – aprile. perdonami, ma non ho “informatori” di ben + alto lignaggio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  102. Salve a tutti.
    Vorrei chiedere cortesemente un’informazione circa il corso abilitante per mediatori, Vorrei iscrivermi a breve ad un corso presso un ente accreditato alla fine del quale bisognerà sostenere un esame per ottenere l’attestato di conciliatore (come credo avvenga in tutti i corsi). Qualora non si dovesse superare positivamente (evento che ovviamente farò in modo che non si verifichi) è possibile risostenerlo successivamente salvando comunque la frequentazione del corso e quindi non dover ripagare la sostanziosa quota d’iscrizione al corso di formazione? Grazie mille.

  103. Buongiorno,prima di tutto complimenti per questo sito, è davvero interessante e lo leggo con passione.
    Sono un neolaureato in giurisprudenza a milano e non sono piu’ motivato nel proseguire la carriera da avvocatura ma desidero fortemente intraprendere l’affascinate mondo della mediazione civile in quanto credo veramente in tale stumento come la migliore risoluzione delle controversie.
    Ho molti dubbi e perplessità al riguardo, soprattutto in relazione a dove fare il corso migliore (se possibile spendendo relativamente poco e soprattutto nella possibilità dell’organismo di farmi entrare nelle sue conciliazioni)sono a milano; e da quanto ho potuto capire, anche dalle mie esperienze, ci sono comunque poche mediazioni in relazione al numero di mediatori, che ne pensate? grazie in anticipo per tutto.
    Guido

    • mediazionetrapari

      Grazie Guido! Fai bene ad avere dubbi e perplessità ma non lasciare che troppi dubbi influenzino le tue scelte. Il futuro della mediazione è senza dubbio quello di avere successo e in questo ci credo fermamente, così come credo che la figura professionale del mediatore sarà nel futuro molto richiesta. E’ necessario certamente investire energie e qualche soldino, ma questo vale per ogni scelta professionale. Mi chiedi se ci sono mediazioni. Sì che ce ne sono! Sono stati recentemente pubblicati i dati ufficiali dal Ministero. E’ anche vero che ci sono tanti mediatori, ma attenzione, tanti hanno fatto il corso senza aver interesse per lo svolgimento dell’attività di mediatore. I numeri lasciano un po’ il tempo che trovano. Io penso che se hai il desiderio di percorrere questa strada, non devi lascirti scappare l’occasione. Diventa mediatore…diventa un bravo mediatore..fai un po’ di esercizio con le mediazioni più semplici…specializzati in qualcosa che ti piace!

      • Grazie mille della risposta.
        Credo che sia un’opportunità da perseguire, infatti ad aprile ci sarà il corso fatto da Concilia ed entro poco dovrei iscrivermi. Mi sono un po’ informato e ritengo che Concilia sia ottima per intraprendere questo percorso. Sei d’accordo? Dunque dal 10 marzo finalmente diventerà obbligatoria la mediazione anche in RCA e liti condominiali e immagino quindi un forte incremento di cause destinate alla mediazione. Per la sentenza della cassazione in merito alle legittimità a che punto siamo?sapete qualcosa?
        Grazie ancora e siete splendidi.

      • Salve a tutti, vorrei avere un chiarimento: perchè chiamano questi corsi “Corso per mediatore professionista”? Con questa dicitura si presume o si è portati a pensare di essere subito abilitati a poter svolgere questa professione, invece poi scopri, come è avvenuto nel mio caso, che devi andare a Roma a sostenere un colloquio conoscitivo con l’Ente di Mediazione, nonostante io abbia frequentato il corso a Bari, e cè bisogno del tirocinio in 20 procedure.
        Di fatto, questo attestato a cosa serve o a cosa potrebbe servire in assenza del tirocinio?
        Grazie e complimenti per questo sito.

  104. e dimenticavo che forse il mio piu’ grande dubbio è proprio quello di temere che essendo io praticamente un neolaureato con poca esperienza mi sara’ alquanto difficile avere delle possibilità dopo aver fatto il corso, ma io ci voglio credere e ci credo, faccio bene?contentissimo di essermi imbattutto nel tuo sito..

  105. Ho 27 anni, neoavvocato, mediatrice.Risiedo a Lecce.
    Sarei interessata a collaborare con camere – organismi di conciliazione della Regione Puglia.
    e-mail:grecmaria@libero.it
    grazie

  106. Moretti D.ssa Maria Pia

    MI RIVOLGO A TUTTI I MEDIATORI INTERESSATI AD ESERCITARE A VITERBO E PROVINCIA. La CAMERA di MEDIAZIONE NAZIONALE ha aperto a VETRALLA una sede secondaria accreditata presso il Ministero di Giustizia ed ha in programma la prossima apertura di circa 30 sedi. I mediatori INTERESSATI AD ISCRIVERSI possono inviare cv all’indirizzo “cameradimediazione.vetralla@gmail.com” e saranno prontamente ricontattati. Grazie! D.ssa Maria Pia Moretti – direttore di segreteria CMN di Vetralla

  107. come si procede per non far più parte dell’elenco di mediatori di un organismo che non ti soddisfa??’

    • mediazionetrapari

      Ciao Silvia, io credo che basti chiedere all’organismo di cancellarti dalla loro lista: prova a fagli una richiesta formale.

  108. grazie….ci proverò….

  109. Ciao!
    Io sono della città di Genova e ho conseguito l’abilitazione come mediatore professionista quasi un anno fa! per tutto questo tempo sono riuscita a lavorare solo con la Camera di Commercio di Genova. Qualcuno sa dirmi se ci sono organismi interessati ad iscrivere nuovi mediatori in Liguria?
    Grazie!!

  110. giuseppe.corsi.fi@gmail.com

    PREMESSO CHE SU altalex.com HO REPERITO QUANTO SEGUE :
    “””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””””
    Pubblichiamo il testo della mozione con la quale il Congresso Nazionale Forense Straordinario di Milano (23-24 marzo 2012) si è espresso in materia di mediazione civile, auspicando un referendum per abrogarne l’obbligatorietà prevista dall’art. 5 del D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28.

    (Altalex, 31 marzo 2012)

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    Milano: sconto 10% entro il 05.04CONGRESSO STRAORDINARIO FORENSE

    MILANO 23-24 MARZO 2012

    L’Assemblea dei delegati del Distretto della Corte d’Appello di Napoli, Congresso Nazionale Forense Straordinario di Milano del 23-24 marzo 2012, sul tema “I DIRITTI NON SONO MERCE, nella seduta del tenutasi in Napoli Castelcapuano addì 13 marzo 2012, ha deliberato quanto segue.

    I recenti interventi legislativi sull’accesso alla giurisdizione e sugli ordini professionali confermano un inaccettabile regime di compressione del diritto del cittadino all’accesso alla giustizia ed alla garanzia di una difesa autonoma ed indipendente dai poteri economici, oltre che una distorta concezione dell’esercizio della professione forense, interventi tutti che risultano in violazione dei valori fondanti della. “Convenzione europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali”, della Costituzione italiana e dei principi sanciti dalla Corte di Giustizia e dal Parlamento dell’Unione Europea.

    In ordine alle indicate violazione l’Avvocatura dei Distretti delle Corti di Appello di Napoli e Salerno, confermando le proteste già avanzate nelle sedi competenti, sottopone all’Assemblea del Congresso Nazionale Forense Straordinario la mozione che segue.

    I – Riforma della giustizia e tutela dei diritti del cittadino.

    II diritto del cittadino all’accesso alla giurisdizione (art. 24 Cost.), già penalizzato dalle note carenze strutturali del sistema giustizia in Italia e dalla irragionevole durata del processo, è stato e risulta essere ulteriormente compresso dagli ultimi interventi legislativi sul processo civile ed amministrativo, tutti caratterizzati dalla mancanza di un disegno programmatico complessivo, ma nel contempo sempre finalizzati ad una vera e propria disincentivazione dell’utilizzo del processo, operata, peraltro, in danno dei soggetti economicamente più deboli.

    Tanto è avvenuto e tutt’ oggi si riscontra:

    Nell’aumento esponenziale dell’importo del contributo unificato (cioè della Tassa per la domanda di giustizia) nel processo civile ed amministrativo previsto dal DL n. 98/2011 e con la estensione del contributo unificato a materie tradizionalmente escluse, come il lavoro e la famiglia; contributo unificato che è stato poi ulteriormente aumentato dal D.L 138/2011 e dalla Legge n. 183/2012.

    Nella situazione in cui tutt’oggi versa il patrocinio a spese di giustizia a carico dello Stato, atteso che il limite di reddito € 10,628,00, oggi previsto per l’acceso alla procedura, rimane del tutto insufficiente anche per redditi di poco superiori, con la conseguenza che gli esponenziali aumenti del contributo unificato rimangono comunque e sempre a carico di parti economicamente deboli; situazione che rimane ulteriormente compromessa dalla cronica carenza dei fondi per il pagamento delle spese e competenze professionali, con la conseguenza che l’onere della difesa finisce col gravare unicamente sugli avvocati, così rendendo ancora più gravoso il mandato difensivo.

    Nell’abrogazione delle tariffe professionali, senza tenere conto della specificità del sistema tariffario per la professione forense, atteso che detto sistema, oltre ad essere una garanzia di indipendenza dell’avvocato e di qualità in tutte le prestazione giudiziarie e stragiudiziali, sase” in particolare un necessario strumento per la regolamentazione delle spese di giustizia nel processo civile, amministrativo e penale nell’attività stragiudiziale; l’abrogazione ha quindi provocato un vuoto normativo: / a – nel processo con danni per le parti, ed ai quali si é in parte ovviato con i recenti interventi di supplenza dell’Autorità Giudiziaria che ha imposto di continuare ad utilizzare le abrogate tariffe negli atti e provvedimenti giurisdizionali; b – nel’attività di consulenza dove la mancanza di patti espressi sugli onorari e spese nei procedimenti in corso, ha causato e causa incertezze tra le parti, con possibili liti giudiziarie sulla determinazione dei compensi dovuti al professionista forense.

    Nelle norme finalizzate allo snellimento ed alla riduzione dei tempi della giustizia civile, le quali:

    a- risultano ispirate da un inaccettabile spirito punitivo, come è avvenuto con la prevista “multa” (fino ad € 10.000,00) nel caso di rigetto di richiesta di inibitoria della sentenza di prime cure;

    b- calpestano i più fondamentali principi di civiltà giuridica, come è avvenuto con l’abrogazione dell’art. 183, comma 8°, c.p.c, che stabilisce il diritto delle parti alla controprova in caso di disposizione di prova da parte del Giudice.

    Nelle modifiche delle circoscrizioni dei Tribunali, a cui il Governo intende dare esecuzione, peraltro in chiara disapplicazione della legge delega sulla revisione della geografìa giudiziaria, e nella riduzione delle sedi dei Giudici di Pace, alla quale il Governo intende dare attuazione con un disegno di legge delega nel quale è prevista la soppressione di n. 674 sedi di Giudici di Pace e di oltre 1100 posti di organico.

    Provvedimenti tutti che il Governo si propone di attuare considerando solo la mera riduzione dei costi e senza tenere conto che la pretesa di accorpare in un unico Ufficio le funzioni in precedenza svolte in più sedi sconta:

    – un’inevitabile paralisi dell’attività giudiziaria per l’impossibilità di trovare strutture idonee allo scopo;

    – comporta maggiori oneri di spesa per l’Ufficio accorpante;

    – rende sempre più arduo l’accesso del cittadino alla tutela giudiziaria.

    Nell’entrata in vigore della mediazione obbligatoria anche per le controversie sulla responsabilità civile auto e le liti condominiali, in ordine alla quali ancora si evidenzia che il Governo ha disatteso le istanze dell’ Avvocatura finalizzate ad un rinvio, in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale sulle ordinanze di rimessione per incostituzionalità del D.lgs n 28/2011: rinvio reso ancora più necessario per l’ulteriore grave impatto che l’obbligatorio tentativo di mediazione per le indicate categorie di liti, avrà sul diritto del cittadino all’accesso alla giustizia, atteso: a – il dilatare dei tempi per l’acceso alla giustizia;

    b – gli inaccettabili costi imposti dagli organismi di mediazione anche alla parte chiamata alla procedura;

    c – gli scarsi risultati raggiunti sulle liti conciliate nel corsi dell’anno in cui è entrata in vigore la obbligatorietà della mediazione, con le conseguente inutilità della dilatazione dei tempi d accesso alla giustizia e dell’aumento dei costi, questi ultimi solo ed esclusivo vantaggio degl organismi privati di mediazione.

    L’Avvocatura italiana chiede pertanto:

    1 – Un mutamento di rotta nella politica degli interventi normativi nel
    processo civile ed amministrativo, oggi unicamente indirizzata a scoraggiare,
    se non addirittura ad impedire l’accesso del cittadino alla giurisdizione, con
    interventi concreti che consentano: r

    a — la riduzione degli importi del contributo unificato e comunque la destinazione dei proventi ad esclusivo miglioramento del complesso del “servizio giustizia”;

    b – il superamento della cronica carenza dei fondi destinati al patrocinio della spese di giustizia a carico dello Stato;

    2 – Interventi sulle circoscrizioni dei Tribunali e dei Giudici di Pace che tengano conto, oltre della riduzione dei costi anche della primaria necessità di individuare strutture idonee allo scopo e delle perdite causate alle economie locali, sempre previa consultazione con l’Avvocatura e delle rappresentanze politiche e sociali dei territori interessati dagli interventi di riforma.

    3 – Una presa di coscienza che la “mediazione” è stata illegittimamente introdotta in via obbligatoria nell’ordinamento italiano per controversie su diritti che nulla hanno a che vedere con i diritti a contenuto economico che la Direttiva Europea sulla mediazione indicava, con la conseguente rivisitazione e modifica della normativa del D.lgs. n. 28/2010 che tenga conto delle istanze dell’Avvocatura e provveda:

    a – alla eliminazione dell’obbligatorietà della mediazione;

    b — all’adeguando della mediazione al modello di ADR che l’esperienza europea evidenzia e che tenga nel debito conto che le controversie si possono mediare e. quindi, anche conciliare con il contributo, sempre determinante, dell’avvocato.

    4 -Propone un referendum popolare per l’abrogazione dell’obbligatorietà della mediazione prevista nell’art. 5 del D.Lgs. N. 28/2010.
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    TUTTO CIO’ PREMESSO, PRECISO CHE:
    un ingegnere può essere più aggiornato di un avvocato sul diritto europeo degli appalti, un medico può essere più aggiornato di un avvocato in tema di epidemiologia e di sepsi, un perito agronomo può essere più aggiornato di un avvocato sugli usi civici locali, un amministratore di condominio può essere più aggiornato di un avvocato in tema di lastrici solari etc.
    con osservanza

  111. giuseppe.corsi.fi@gmail.com

    ops, mi permetto di aggiungere che:
    la mediazione esisteva nel codice civile del 1865
    l’art.1965 II co. del cc , per assurdo, dovrebbe essere dichiarato anch’esso incostituzionale.
    comunque sia, alla verità si arriva tramite gradini

  112. Ciao complimenti per il blog! 🙂
    Voglio iscrivermi ad un corso di mediazione ed ho 3 domande molto pratiche:
    1) ASEC e CONCILIA qual è il migliore per il corso di mediatore?
    2) si può campare solo con la mediazione? Cioè voi che lavorate da tempo nel campo, riuscite a fatturare almeno 1200/1500 al mese (netti)?
    3) ho un approccio olistico alla vita che integra cioè il piano fisico a quello mentale, emozionale e spirituale. Ho seguito corsi su tutti questi punti. Nel curriculum e poi nel colloquio è utile inserirlo/dirlo o è meglio omettere qualcosa? Cioè che taglio dare al curriculum/colloquio di selezione?

    Grazie.

    Ciao

    Cristian

  113. D.ssa Maria Pia Moretti

    Ciao Cristian, anche noi di CAMERA DI MEDIAZIONE NAZIONALE organizziamo corsi e probabilmente siamo l’ente che offre più servizi post-accreditamento e più opportunità di guadagno! Contattaci! Sono la d.ssa Moretti – responsabile accreditamenti ministeriali per il centro-nord Italia – 328.3967649

  114. altre domande.
    1) Enti pubblici e privati. Cosa cambia?

    2) max 5 enti a cui accreditarsi, a prescindere che siano dell’uno o dell’altro tipo?

    3) se gli enti storici non accreditano più, o non ti passano le pratiche, non è meglio iniziare “la gavetta” da enti nuovi e freschi?

    4) quella che segue è una domanda/considerazione statistica:
    in Italia ogni anno ci sono circa 5 milioni di cause civili. Il mediatore ho letto da qualche parte che copre il 7% delle cause civili totali, quindi circa 350.000. Le parti possono decidere a chi rivolgersi oppure viene assegnato loro un mediatore. Nel secondo caso, come vengono distribuite queste cause tra gli enti?

    Faccio un’ipotesi. 50000 scelgono autonomamente, 300000 vengono assegnate.
    Essendoci oggi 250 enti in Italia, se ci fosse una distribuzione equa sarebbero 1200 cause per ente. Questa è giusto una media, occorre tener conto anche del territorio. Quindi a Milano possono essere 5000 per ente mentre in una comunità del sud tirolo magari 300.
    Ma sarà poi davvero così?

    Sarà la mia impostazione economica a farmi ragionare per statistiche, ma trovare risposta a queste domande credo dia una dimensione molto più concreta a quello che è il fenomeno della mediazione civile oggi in Italia.

    Grazie.
    Cristian

    • Faccio delle modifiche ai dati inseriti.
      Itanto mi sembra di aver capito che la differenza tra ente pubblico e privato è che il primo riceve i nominativi delle parti in causa dal ministero, gli altri da richiesta diretta di una o entrambe le parti.
      Non ho però capito dove reperire info sul numero di enti pubblici e quelli privati.
      Senza questo dato è difficile svolgere una statistica più o meno attendibile.

      Quello che so invece è che ad oggi i mediatori in Italia sono 1622 secondo il ministero della giustizia http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_10_4.wp;jsessionid=BCC467448356CE7D4DFB2E49B6C38206.ajpAL02 (basta fare la somma del numero riportato accanto ad ogni provincia), ma non so a quando sono aggiornati i dati e se sono tutti accreditati ed attivi.

      L’unica cosa che posso fare con questi dati è una banale media. Ci sono all’anno 350000 cause che richiedono l’intervento del mediatore civile, dividendo questo numero per 1622 otteniamo 215 cause a testa all’anno.

      Fatti questi calcoli, anche se per forza di cose in modo superficiale, lavoro dovrebbe esserci per tutti. Vuol dire circa 19 cause al mese a testa per 11 mesi l’anno.

      Ora però la parola a chi sperimenta giorno per giorno sul campo la realtà della mediazione. Vi tornano questi dati?

      Cristian

  115. A saperlo prima… poche ore fa ho inviato il bonifico ad un altro ente più volte suggerito in questo stesso blog.
    Sarà comunque possibile accreditarsi dopo il corso presso di voi?
    Grazie
    Saluti
    Cristian Milone

  116. Dott.Vincenzo TINA : E,mail – adglor@libero.it
    =====================================
    attualmente, sono ancora in malattia per la rottura di un femore, ringraziando Iddio tutto precede bene.
    Ho frequentato un corso abilitante di ” Mediatore Civile” , pur avendo inoltrato domande di iscrizione presso centri di mediazione a tutt’oggi non ho avuto nessuna risposta in merito.
    Secondo il mio modesto parere, è che il DM 180/10 ( di ricepimento CEE)
    non piace alla casta degli avvocati. ( vds CAAF /commercialisti)

    Ringrazio e con l’occasione invio a tutti gli AUGURI di BUONA PASQUA,

  117. Buongiorno,
    mi sa che non vanno bene neanche le statistiche calcolate nel post del 4 aprile h. 11.23.
    Il numero di 1622 infatti si riferisce al numero di formatori complessivi esistenti in Italia per i corsi di mediatore civile. Probabilmente il numero di mediatori oggi esistenti andrebbe moltipilicato per 100 e forse anche di più, non saprei proprio.

    Scusate ma voi che siete del settore non potete aiutarmi?

    Grazie

    Cristian

    • mediazionetrapari

      Ciao Cristin.
      Non mi è molto ben chiaro che tipo di dato/considerazione volevi fare con le tue statistiche. Chiedi se ci sono mediazioni per tutti i mediatori?
      Al di là dei numeri, per esperienza ti dico di no. Se ti va bene fai 4/5 mediazioni al mese in media, ma anche qui è difficile fare una statistica; dipende da quanti organismi ti hanno nelle liste, quante mediazioni arrivano all’organismo, quali sono i criteri di assegnazione ai mediatori adottati dal singolo organismo. A mio parere non è possibile fare una statistica precisa oggi.
      Chiedi: enti pubblici o privati: non c’è differenza se non forse nella selezione dei mediatori. Il numero degli organismi a cui ti puoi iscrivere è complessivamente 5 indipendentemente da quali siano.
      Non è detto che un organismo storico non ti accrediti, dipende molto dalla tua esperienza, più sei specializzato e più hai possibilità di essere accreditato.

  118. Ciao,
    grazie della risposta.
    4 o 5 mediazioni al mese è un buon numero, mi sembra. La domanda sottesa a tutti i miei dati è la seguente: si riesce a guadagnare almeno 1500 netti al mese con la mediazione?
    A me piace molto il settore della mediazione, direi che mi “chiama”. Allo stesso tempo mi interessa capire anche le possibilità di guadagno.

    Ora forse dirai: non è possibile stimare un compenso per causa.
    Possiamo dire che allora che 5 mediazioni partono da un guadagno lordo minimo di 650 euro al mese, passano per una media di 10000 euro lordi e proseguono?

    10000 euro lordi saranno 4000 euro netti per il mediatore (tolte tasse, iva e percentuale per l’ente)?

    Grazie

    Saluti

    Cristian

  119. Con rammarico prendo atto dei commenti precedenti , La crisi del lavoro giova solo al movimento delle idee, è come quella persona che soffriva d’insonnia , prendeva lassativi per fare qualcosa.
    saluti a tutti.
    Vincenzo E-mail =adglor@libero.it

  120. BUON GIORNO MI CHIAMO MARIO A ABITO A BOLOGNA SONO LAUREATO IN GIURISPRUDENZA ALLA FEDERICO ii DI NAPOLI VECCHIO ORDINAMENTO MA LA MIA LAUREA E RIMASTA NEL CASSETTO VOLEVO SEGUIRE UN CORSO DI MEDIATORE CIVILE SU BOLOGNA MA ANCHE IN ALTRE PARTI D’ITALIA MA VISTO CHE CE NE SONO TANTISSIMI NON SO QUALE SCUOLA SCEGLIERE PER L’ACCERDITAMENTO E D ALTRO PER LA POSSSIBILITà SUCCESSIVA VERAMENTE DI LAVORARE ALMENO PART TIME E GUADAGNARE 500 600 EURO CRISTINA E ALTRI POTETE AUTARMI CICCIBACCO1980@ALICE.IT

  121. Innanzitutto complimenti x il blog…interessantissimo!!!
    Io ho conseguito la laurea in giurisprudenza nel 2010…scettica sulla carriera forense ho subito fatto un corso da mediatore nella mia città (Caserta) presso un organismo accreditato…terminato il corso mi sono iscritta all’albo dei conciliatori…ho aspettato i giorni utili x diventarlo effettivamente…poi il “silenzio-assenso” cmq è trascorso l’anno senza che nessuno mi abbia mai chiamata…volevo specializzarmi ma data ancora l’instabilità circa la mediazione ho intrapreso la carriera forense facendo pratica presso uno studio…e se vedrò che effettivamente “sta guadagnando terreno” inizierò un corso di specializzazione… ahimè ci siamo laureati in un brutto periodo…sperando in un miglioramento x tutti…

  122. segnalo a tutti gli interessati l’apertura di un gruppo linkedin sulla mediazione on line:

    http://www.linkedin.com/groups?gid=4427847&trk=myg_ugrp_ovr

    vi aspetto per confrontarci e condividere informazioni e opportunità
    angelo simone

  123. Certamente i vostri pareri ci pongono dei dubbi, che vanno risolti. La cosa che ci lascia stupiti, è che dopo il corso per mediatori-conciliatori, per quanto sia stato svolto con competenze ed eccellenza, non si menziona dove e come si fa o farà il tirocinio. Rimaniamo in attesa di nuove……………..
    collega laziale

  124. Ciao a tutti,
    vorrei sottoporvi una domanda … pratica. Come si determina il compenso da corrispondere effettivamente al mediatore? Se ho ben capito, le tabelle del Ministero si riferiscono agli importi che le parti versano all’organismo di mediazione, che poi incaricherà il mediatore per la singola controversia.
    Al mediatore che importo viene pagato?

    Grazie

  125. Ciao a tutti,
    a marzo mi sono laureato in giurisprudenza e, attualmente, mi sto dedicando al consueto periodo di pratica legale presso uno Studio; ho intenzione di frequentare un corso per divenatre mediatore professionista. La domanda è la seguente: una volta diventato mediatore, esistono effettivamente degli organismi disposti a farmi iscrivere nelle loro liste e, conseguentemente, a darmi la possibilità di effettuare alcune mediazioni? Se sì, potete indicarmi quali sono?
    Grazie anticipatamente per l’attenzione e la disponibilità.
    Luigi

    • Ciao Luigi, dalla mia piccola esperienza, i soli organismi che accettano subito la richiesta di iscrizione sono quelli che la richiedono a pagamento. Inoltre se non sei iscritto all’organismo difficilmente puoi partecipare alle udizioni. Infine non è detto che iscritto tu riesca ad essere chiamato sia per una udizione che per una vera e propria mediazione. Diciamo così: io sono partita con tutto l’entusiasmo del mondo ma quando ero in piena corsa mi sono cominciate a cadere le braccia perchè a conti fatti è difficile che un organismo che di media ha circa 200/300 mediatori iscritti ti chiami e che poi lo faccia per una mediazione che magari riguardi una eredità ….figurati se sei il rpimo della lista. Ho paura e mi vergogno a dire e pensare che sia una cosa all’Italiana!!! Che palle. Io però non demordo. Ho una persona che ha partecipato con me che ha una società e ci stiamo movendo per creare noi un organismo….chissà

  126. Ciao a tutti neo partecipante a questo blog. Sono mediaore civile e vorrei consigli su organismi presso i quali presentare domanda di iscrizione che non chiedano soldi!! Fortuna ha voluto che il centro di formazione/organismo adr dove ho fatto il corso x motivi organizzativi ha bloccato le iscrizioni, ertanto al momento non sono iscritta e PARADOSSO a cui si attaccano tutti gli organismi, senza iscrizione non puoi partecipare alle venti udizioni….. e inoltre tutti prdiligono solo i propri corsisti Urrà!!! le solite cose all’italiana.
    Qualcuno ha indicazioni da darmi? Grazie

  127. In Italia sono stimate almeno 50/60 mila persone che hanno conseguito l’attestato per l’iscrizione come mediatori (nb: finchè non si è iscritti ad un organismo non si è Mediatori, attenzione a come vi esprimete!!). Di mediazioni se ne fanno pochine e non c’è attualmente spazio per inserirsi. E’ inutile fare i corsi senza aspettative. E sicuramente (Per Angela), tutti gli organismi chiedono soldi, ma pochi sono quelli che poi ti chiamano davvero….e non puoi dir loro nulla. Mi meraviglio di quegli organismi che pubblicano liste infinite di propri mediatori …… ma che poi non lavorano (e intanto pagano anche l’assicurazione, obbligatoria). In una città tipo Firenze, un organismo che ha 4/5 mediatori riesce a coprire la richiesta attuale considerando la concorrenza. Un domani quei mediatori dovranno essere 6/8 non di più sennò non ci sarà guadagno per ognuno di loro!! Svegliamoci! Quindi i mediatori, in totale, che riusciranno a lavorare, saranno sempre una minima parte di quelli che hanno conseguito l’attestato. Ormai il “giro” si sta creando e se un organismo cerca un mediatore……… lo cerca in “famiglia” o comunque fra chi ha frequentato il proprio corso. Aggiungo una amichevole provocazione per gli avvocati che vogliono fare i mediatori…..perchè lo volete fare? Non guadagnate abbastanza nel vostro nobilissimo lavoro? Odiate tanto la mediazione, poi volete fare i mediatori……. mah!! Di avvocati che fanno i mediatori ne conosco parecchi, ma sono sfigatissimi, se la “tirano” come “avvocati”, ma mangiano grazie alle mediazioni……. che figuracce che fate!! E vi lamentate quando non riuscite ad essere inseriti nelle organizzazioni…… carissimi, anzichè lamentarvi con il mondo, fatelo con il vostro ordine che ha una propria organizzazione perfettamente funzionante e concreta……perchè invece state zitti??

    • Ciao Fulvio, purtroppo che non è addentro al mondo delle “controversie” (cioè non è addentro ale questioni squisitamente legali) acquisisce informazioni sulla mediazione solo attraverso le pubblicità , le norme che ne impongono il passaggio e soltanto durante il corso si rende conto che i numeri, benchè grandi (per quanto riguarda le cause che dovrebbero passare per la mediazione) non soddisferanno mai l’utenza 8intesa dei mediatori) Certo non ho approcciato questa esperienza pensando di farne un guadagno assoluto, ma quanto meno un arrotondamento. Inoltre mi piace molto l’idea di derimere dispute facendo raggiungere un acccordo alle parti…. sono mamma di tre bimbi piccoli e l’esperienza in tal senso penso la debbano fare un po’ tutti…. sono grandiosi i bimbi nel proporre soluzioni e contrattare su un’offerta di mediazione credimi!!! Bando alle battute, ho una collega di corso che è socia di una società che può permettersi di diventare organismo. Stiamo lavorando per presentare la domanda al ministero. Per non fare un buco nell’acqua stiamo rileggendo le normative attentamente anche perchè, come hai sottolineato tu, non intendiamo fare un barcone pieno di mediatori delusi. L’unica cosa che vorrei che mi aiutassi a comprendere è relativa all’assicurazione. Con un massimale di 500.000 bisogna fare un’assicrazione dell’organismo, ma anche di ogni singolo componente. Il decreto parla di “…responsabilità a qualunque titolo derivante dallo svolgimento dell’attività di mediazione…” Stavo leggendo offerte di alcuni broker che le pongono come alternative. Mi sai dare delle delucidazioni. Grazie

    • Oja Fulvio!!!! Qualcuno disse che la mediazione avrebbe mandato in rovina gli avvocati… qualcuno un pò ingenuo… Attento…: gli avvocati saranno sfigatissimi ma sono dannatamente furbi! Come hanno fiutato l’affare hanno subito addentato la mediazione! La mediazione adesso è un pessimo affare ma fra un pò potrebbe diventare …un bel business. All’avvocato che si rispetti interessa il business non la filosofia ed ecco perchè moltissimi legali sono già mediatori e responsabili di sede o di organismi!!!!! Insomma, una vera invasione che non lascerà molto spazio agli altri! Un salutone! Alex

  128. Ciao Fulvio, purtroppo che non è addentro al mondo delle “controversie” (cioè non è addentro ale questioni squisitamente legali) acquisisce informazioni sulla mediazione solo attraverso le pubblicità , le norme che ne impongono il passaggio e soltanto durante il corso si rende conto che i numeri, benchè grandi (per quanto riguarda le cause che dovrebbero passare per la mediazione) non soddisferanno mai l’utenza 8intesa dei mediatori) Certo non ho approcciato questa esperienza pensando di farne un guadagno assoluto, ma quanto meno un arrotondamento. Inoltre mi piace molto l’idea di derimere dispute facendo raggiungere un acccordo alle parti…. sono mamma di tre bimbi piccoli e l’esperienza in tal senso penso la debbano fare un po’ tutti…. sono grandiosi i bimbi nel proporre soluzioni e contrattare su un’offerta di mediazione credimi!!! 🙂 Bando alle battute, ho una collega di corso che è socia di una società che può permettersi di diventare organismo. Stiamo lavorando per presentare la domanda al ministero. Per non fare un buco nell’acqua stiamo rileggendo le normative attentamente anche perchè, come hai sottolineato tu, non intendiamo fare un barcone pieno di mediatori delusi. L’unica cosa che vorrei che mi aiutassi a comprendere è relativa all’assicurazione. Con un massimale di 500.000 bisogna fare un’assicrazione dell’organismo, ma anche di ogni singolo componente. Il decreto parla di “…responsabilità a qualunque titolo derivante dallo svolgimento dell’attività di mediazione…” Stavo leggendo offerte di alcuni broker che le pongono come alternative. Mi sai dare delle delucidazioni. Grazie

  129. Non vorrei spegnere entusiasmi…ma ormai sono fermamente convinta che di mediazione non si mangia….sono diventata mediatore un anno fa e ad oggi ho fatto 4 audizioni e non una mediazione in prima persona pur avendo cercato di entrare in altri organismi….qui a Novara poi è impossibile anche svolgere quest’attività(oltre a molte altre a causa delle diffidenza e spesso ignoranza indigene).la Camera di commercio ha il monopolio e non recluta mediatori che hanno frequentato il corso in altri organismi….menomale che non sono di pimo pelo e svolgo un altra attività….peccato però la mediazione mi interessa davvero e avrei anche bisogno di guadagnare…..speriamo nel futuro….

  130. anna sono finito sul sito per caso mentre cercavo nel “caos”di società che organizzano corsi per mediatori Vorrei iscrivermi ad un corso “serio” che poi ti permette di iscriverti ad un organismo “vincente” sai darmi qualche consiglio
    Grazie mille

    • Paolo…sinceramente…scegliti uri altro mestiere…di mediatori ce n’è un numero assurdo ma lavora il 20% (cioè quelli “anziani” che erano già dentro da anni come conciliatori)…il fatto cher continuino ad organizzare corsi che sfornano mediatori è solo un bussines ….

  131. giuseppe.corsi.fi@gmail.com , c/o MG mediation- Pisa

    vi giro una sentenza molto interessante del tribunale di siena

    Il caso riguardava una causa istaurata a seguito di un opposizione a decreto ingiuntivo nella quale il giudice, rilevata la mancanza della procedura sopra richiamata, rinviava le parti per tale incombente.
    I tre attori-opponenti, di comune accordo, introducevano solo “formalmente” tale procedura senza parteciparvi “concretamente” e, pertanto, il Giudice ritenendo che un simile comportamento fosse un negozio in frode alla legge processuale, in quanto contraria alla ratio della Mediazione posta a presidio del giusto processo e della sua ragionevole durata mediante una complessiva deflazione del contenzioso civile, dichiarava l’improcedibilità dell’opposizione a decreto ingiuntivo.
    così si legge in sentenza: “l’esperimento della procedura media – conciliativa, in quanto intesa allo scopo della deflazione del contenzioso mediante l’offerta di un’effettiva ed attuale possibilità di definizione stragiudiziale della controversia anteriormente alla trattazione della medesima, non possa ritenersi soddisfatta mediante un mero formalistico deposito di domanda cui non faccia seguito alcun comportamento della parte proponente idoneo a perseguire né l’instaurazione di un effettivo ed integro contraddittorio di fronte al mediatore, né l’effettiva fruizione del servizio da quest’ultimo erogato, che trova il suo corrispettivo nel pagamento delle competenze del mediatore e, pertanto, il comportamento elusivo tenuto dall’opponente nei confronti della prescrizione legale di un presupposto processuale, costituente norma imperativa, poiché posta a presidio del giusto processo e della sua ragionevole durata mediante la complessiva deflazione del contenzioso civile, anche nell’interesse pubblico, integri gli estremi della frode alla legge, che da sempre l’interpretazione del Supremo Collegio identifica con il perseguimento in via di fatto di un risultato vietato dalla legge con norma imperativa. (Cass. 11/01/1973, n. 63, conf. Cass. 17 luglio 1981, n. 4414, ma già Cass. 03/02/1967, n. 302, secondo cui atto in frode alla legge è quello che tende a “raggiungere fini contrari alla legge o ad ovviare a divieti tassativi di legge”; tutte le pronunce citate sono state adottate dalle Sezioni Unite della Suprema Corte).

  132. giuseppe.corsi.fi@gmail.com , c/o MG mediation- Pisa

    Una recente sentenza del Tribunale di Roma (sede distaccata di Ostia) del 5.7.12 afferma che la mancata comparizione di una compagnia di assicurazione attesta il perseguimento di intenti dilatori. Attraverso questa sentenza, infatti, si evince che é possibile raggiungere la prova della infondatezza delle eccezioni della parte invitata in base al combinato disposto dell’art. 116 c.p.c. e dell’art. 8 del D.Lgs. 28/10. Il Giudice trae gli argomenti di prova proprio dalla mancata comparizione della parte chiamata in mediazione, considerandoli integrazione di prove già acquisite, se non unica e sufficiente prova, in base ad una valutazione dei fatti e degli elementi documentali a sua disposizione.

  133. Salve vorrei aprire una sede secondaria come mediatore civile in Abruzzo….conosce le vie per avviare questa attivita???

  134. Buongiorno, vorrei sapere secondo voi quale sarà la situazione della mediazione civile da qui in poi????Grazie

    • Sinceramente non ho idea di cosa accadrà nel prossimo futuro.. cio che so è che il presente non rassicura. Ho fatto il corso per mediatore presso la Camera Arbitrale di Venezia poco più di un anno fa. Con difficoltà sono riuscita ad effettuare i 3 uditorati propedeutici all’iscrizione alla camera stessa. Dall’inizio di quest’anno non ci sono più possibilità di assistere a nuovi incontri di mediazione perchè a seguito della sentenza della camera costituzionale, le domande di mediazione volontaria sono praticamente annullate ….La camera arbitrale di Venezia, che prima della fine dell’anno scorso ha imposto una procedura di Audit per valutare la formazione dei suoi iscritti (se non partecipavi venivi automaticamente estromesso) non ha ancora esposto i risultati e tanto meno ha dato segnali di vita: nessuna comunicazione, nessun corso di aggiornamento, nessuna prospettiva per il futuro, assoluto silenzio …. Ho tentato di rivolgermi ad altre associazioni anche presso comuni limitrofi proponendomi per un incontro informativo finalizzato alla (mia) formazione senza alcun esito… silenzio!
      L’unica che sta proponendo dei corsi di formazione (Verona, Perugia, Pesaro..) è Resolutia che a 170 euro offre 9 ore di aggiornamento su TECNICHE DI COMUNICAZIONE E LA DEONTOLOGIA DEL MEDIATORE..
      Io credo nella “mediazione” come reale alternativa alle controversie giudiziarie e sono convinta che nel futuro ci sarà una evolouzione positiva.. Vorrei solo prepararmi adeguatamente e seriamente con opportune esperienze formative che non siano finalizzate solo a far sopravvivere enti privati/pubblici che fanno della formazione obbligatoria un vero e proprio business…
      Vorrei tanto avere delle indicazioni e dei consigli da parte di maggiori esperti in materia per agevolare e indiriizzare chi come me è neofita del settore ma fortemente e seriamente motivato.

  135. Salve, sono laureata in economia e sono alla ricerca di un corso per mediatore a Salerno e provincia che mi assicuri anche l’iscrizione al proprio organismo di conciliazione ma, quelli da me contattati, non effettuano l’iscrizione automatica visto che sono già in tanti … alla luce di ciò ed alla luce del nuovo ruolo della mediazione definita dal decreto del fare, mi chiedo se, essendo laureata in economia, mi convenga puntare sulla mediazione… grazie in anticipo per la risposta.

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