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PRESENZA OBBLIGATORIA DELL’AVVOCATO IN MEDIAZIONE

Dopo l’accordo raggiunto ieri tra presidenti degli ordini degli avvocati e ministero, iniziano le riflessione sugli scenari che si andranno a creare nei prossimi mesi.

Ecco il link dell’articolo apparso oggi sul SOLE 24 ORE
http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-05-11/conciliazione-solo-lavvocato-232812.shtml?uuid=AaU2LNWD

Personalmente sono d’accordo con la presenza del legale in mediazione perchè sono fermamente convinta della possibilità che dia un contributo positivo, ciò non di meno alcune perplessità le ho e le voglio condividere con voi.

l’obbligo della presenza del legale deve essere per tutte le materie o per le sole materie obbligatorie?
– quale ruolo degli altri professionisti? e se la parte preferisse essere assistita dal commercialista per una controversia in materia di contratti bancari? perchè obbligarlo a pagare anche un legale?
– verrà modificato il tariffario forense? quanto dovrà pagare una parte obbligata a portarsi l’avvocato in mediazione? Se la mediazione è un risparmio di tempo e soldi, perchè gravare la parte che non vuole assistenza?
– non sarebbe a questo punto utile prevedere che il legale che accompagna in mediazione abbia seguito un corso per prepararsi all’assistenza in mediazione che è attività nuova anche per il legale? Se il legale non è preparato alla mediazione, pur essendo competente nella materia oggetto di mediazione, potrebbe perfino ostacolare la buona riuscita della mediazione stessa! Tanto criticano la preparazione dei mediatori, ma loro sono preparati alla mediazione? Perchè non creare una lista di avvocati accreditati per assistere in mediazione?

Mi piacerebbe aprire un bel dibattito su questi punti molto delicati.
Voi cosa ne pensate?

La mediazione nasce come procedimento volontario…già l’obbligo per alcune materie è stato difficile da digerire, ma poteva avere un senso nell’ottica di “abituare” il cittadino a un nuovo metodo di risoluzione delle controversie e, nel mio immaginario, una volta che la cultura della mediazione si fosse diffusa, quest’obbligo non sarebbe stato più necessario. Ma ora aggiungiamo obblighi su obblighi. A che scopo? Quello di fare gli interessi delle parti in mediazione o di accontentare una limitata categoria di professionisti?